L’Italia, come noto, non prenderà parte ai Mondiali 2022 di calcio in programma in Qatar per il prossimo inverno. E nonostante le comunque flebili speranze delle ultime settimane, ora è ufficialmente detta anche l’ultima parola. Un intricato caso che riguarda le qualificazioni nel CONMEBOL (ossia l’equivalente sudamericano della Uefa) sembrava poter clamorosamente riaprire le porte della competizione agli Azzurri di Roberto Mancini. Ma così non sarà.
A presentare ufficialmente la protesta alla Fifa è stato il Cile. Storica rivale dell’Italia nella Coppa del Mondo (indimenticabile la “battaglia di Santiago” datata 1962, con espulsioni, calci, pugni in faccia e sangue in campo), proprio la ‘Roja’ sembrava poter diventare nostra alleata. La sua ufficiale richiesta di escludere l’Ecuador dai Mondiali 2022, infatti, aveva momentaneamente rimesso in discussione la mancata partecipazione della nostra Nazionale.
Mondiali 2022: perché l’Ecuador ha rischiato, e l’Italia sperato
Il tutto si deve all’utilizzo del giocatore Byron David Castillo in ben otto partite che l’Ecuador ha giocato per qualificarsi ai Mondiali 2022. Difensore che risulta essere nato il 10 novembre 1998 a General Villamil, in realtà la sua nascita risalirebbe al 25 luglio 1995. Ma, soprattutto, sarebbe avvenuta in un altro Stato: la Colombia.
Il Cile riteneva dunque che la qualificazione dell’Ecuador ai Mondiali 2022 fosse irregolare. Lo si evince anche dai documenti che la locale Federazione ha inviato alla Commissione Disciplinare della Fifa, e che nel frattempo anche il ‘New York Times’ ha verificato. Anche grazie alla sua presenza in campo, la Tricolor (come viene chiamata in patria) si è classificata quarta nelle qualificazioni verso il Qatar dietro alle corazzate Brasile, Argentina e Uruguay. Il Cile si aspettava ovviamente un possibile ripescaggio, ma la situazione avrebbe in realtà potuto favorire proprio l’Italia.
Sin da subito, però, l’ipotesi era parsa poco realistica. Italia e Ecuador, infatti, appartengono non solo a due continenti, ma anche a due confederazioni calcistiche diverse. In altre parole, la soluzione più naturale era che, qualora l’irregolarità fosse verificata, ai Mondiali 2022 fosse un’altra sudamericana a prendere il posto della sudamericana esclusa. Classifica ufficiale alla mano poteva essere il Perù, invalidando le sole partite dell’Ecuador con Castillo in campo sarebbe stata proprio il Cile. Ma, quindi, perché a lungo si è parlato dell’ipotesi Italia? Dipendeva tutto dalla Fifa.
La Commissione Disciplinare della federazione internazionale, infatti, si sarebbe potuta anche muovere adottando un altro parametro. Se la sostituzione dell’Ecuador fosse avvenuta non su base territoriale ma seguendo il ranking, allora la primissima soluzione avrebbe riportato in lizza proprio l’Italia. La nostra Nazionale, grazie anche al trionfo di un anno fa agli Europei, è infatti la prima nella classifica planetaria tra coloro che non si sono qualificate ai Mondiali 2022. Tutte illazioni definitivamente naufragate venerdì 10 giugno, giorno in cui la Fifa ha archiviato il caso decidendo di non escludere l’Ecuador dalla competizione. E quell’aereo per il Qatar, come ormai era pressoché certo, non vedrà mai l’Italia al suo interno. Nonostante i dubbi sul passaporto di un anonimo (ma fino a un certo punto) difensore. Ecuadoriano o colombiano, che dir si voglia.