In vista del match tra Udinese e Napoli cresce l’attesa nella città partenopea. Ecco cosa potrebbe accadere nel capoluogo campano.
Il pareggio del Napoli contro la Salernitana unito alla sconfitta della Lazio contro l’Inter consente agli azzurri di poter avere a disposizione due risultati su tre per chiudere la pratica campionato già nella prossima giornata. Questo indipendentemente dal risultato dei biancocelesti. Nel frattempo la città di Napoli si sta preparando alla festa, con tantissimi tifosi che questo pomeriggio hanno intasato i server di TicketOne per un posto al Maradona allestito con i maxischermi per seguire a distanza la partita della Dacia Arena.
Il giornalista Umberto Chiariello, nel suo editoriale a Radio Napoli Centale, ha ricordato alcuni episodi del passato azzurro e fatto poi una previsione su quella che potrebbe essere la gioia del popolo partenopeo per la conquista del titolo: “Io c’ero quando la squadra è tornata in Serie A e non c’era De Laurentiis, sarebbe arrivato anni dopo. Il Napoli dopo essere crollato negli anni post scudetto, in Serie B, ritrovò la Serie A giocando l’ultima partita all’allora San Paolo che aveva già staccato il tagliando della promozione.”
Chiariello ha poi continuato il suo ricordo: “Vi dico di andare su YouTube e cercare il mio commento per Canale 21 quel giorno della promozione del Napoli in Serie A. Era la fine degli anni ’90, non ho mai sentito in vita mia un urlo più grande di quel giorno, neanche quando abbiamo vinto lo scudetto e vi dirò di più, neanche quando Renica segnò alla Juventus al 118’ quando lo stadio tremò e ci diede il via alla vittoria della Coppa UEFA. Quell’urlo non lo dimenticherò più, all’ingresso delle squadre in campo fu una cosa pazzesca: era un popolo che si liberava da un incubo, mi viene la pelle d’oca ancora a pensarci, quel giorno rimasi stordito oltre che emozionato e, ribadisco, è tutto documentato perché me lo stanno rimandando in tanti.”
Chiariello: “Napoli pronta ad esplodere, Capodichino sarà invasa!”
Chiariello svela il motivo per cui è partito da questo ricordo per parlare di quello che potrebbe succedere tra qualche giorno: “E’ altamente probabile che domenica 7 maggio il Napoli scenderà in campo da campione d’Italia. Che coincidenza che lo farà proprio contro la Fiorentina a pochi giorni dal 10 maggio. Stesso avversario e quasi stesso giorno. Si prepara in città una festa che durerà 5 giorni, comincerà mercoledì notte con tutti davanti alla TV a vedere Lazio-Sassuolo e i 10.000 napoletani che andranno a vedere la partita a Udine si troveranno sotto l’albergo degli azzurri.”
E a chi pensa che il fatto che venerdì sia un giorno lavorativo possa far diminuire l’entusiasmo, Chiariello toglie ogni dubbio: “Altro che lavoro. Si aspetta l’aereo a Capodichino, ci saranno presidi permanenti e alla prima voce che arriva che sono giunti gli azzurri, ci sarà il passaparola immediato e tutta Capodichino sarà invasa. Sabato sarà un giorno intermedio, di festa tranquilla in attesa della festa sul campo: domenica all’ingresso in campo dei nostri eroi con la Fiorentina, penso a quell’urlo. Quell’urlo che è rimasto nella nostra storia.”