Lutto nello sport italiano. Alessandro ‘Sandro’ Mazzinghi, indimenticato campione di boxe, è morto sabato mattina all’ospedale ‘Felice Lotti’ di Pontedera, in provincia di Pisa. Aveva 81 anni. Mazzinghi fu campione del mondo dei pesi superwelter negli anni ’60 e grazie al suo talento rimase ai vertici della nobile arte fino all’anno del ritiro, nel 1978, godendo di una popolarità capace di uscire dai confini del pugilato. Personalità poliedrica, si dedicò anche alla musica e alla scrittura. Fu grande rivale di un altro simbolo del pugilato tricolore, Nino Benvenuti.
Il dolore della città di Pontedera per la scomparsa di Mazzinghi
Mazzinghi era legatissimo a Pontedera, la sua città. E gli stessi pontederesi sono sempre stati affezionati al loro campione. “Buon viaggio Sandro. La tua città ti saluta e abbraccia, un’ultima volta – ha scritto su Facebook il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi -. Per Pontedera continuerai a essere il suo Campione. Per tutti noi resterai esempio di umanità, coraggio e determinazione. La tua storia è la nostra storia, dai tempi eroici come uomo e simbolo della rinascita, fino al tuo incoraggiamento durante la pandemia“.
Una carriera inimitabile e la rivalità con Benvenuti
Sandro Mazzinghi iniziò la sua carriera il 15 settembre 1961, battendo per K.O. al secondo round Severino Gagliardi. Conquistò i titoli superwelter Wbc e Wba per la prima volta il 7 settembre 1963, battendo al Velodromo ‘Vigorelli’ di Milano l’americano Ralph Dupas, per K.O. tecnico al nono round. Perse le due cinture contro Nino Benvenuti il 18 giugno 1965 allo stadio ‘Meazza’ di Milano (K.O. al sesto round).
Benvenuti fece sua anche la rivincita del 17 dicembre, al PalaTiziano di Roma, ma Mazzinghi arrivò stavolta in fondo a tutti i quindici round (la vittoria fu assegnata a Benvenuti con decisione unanime da parte dei giudici). Mazzinghi riconquistò i titoli superwelter il 26 maggio 1968, contro il coreano Kim Ki-soo, per decisione non unanime al termine dell’incontro disputato a San Siro davanti a 30mila spettatori, e mantenne il titolo fino al controverso match contro Freddie Little del 25 ottobre 1968: finì in no contest, ma le due federazioni optarono per l’errore tecnico dell’arbitro (Mazzinghi in realtà aveva subito un evidente K.O. tecnico) e costrinsero il pugile toscano a lasciare le cinture.
Il suo ultimo incontro risale al 4 marzo 1978, una vittoria ai punti contro il francese Jean-Claude Warusfel. In totale 69 gli incontri disputati, di cui 64 portati a casa (43 per K.O.). Solo tre le sconfitte (oltre alle due con Benvenuti, quella del 1962 contro Giampaolo Melis), due i no contest.