Juventus multata per violazione del protocollo sui tamponi: i dettagli

Una multa comminata due mesi fa dalla Figc nei confronti della Juventus, per non avere rispettato il protocollo dei tamponi, sta accendendo gli animi. Soprattutto a Napoli, da dove è fuoriuscita la notizia, anche come sorta di “vendetta” personale dopo il caso del match non disputato lo scorso 4 ottobre. Ma ecco di che cosa si sta parlando esattamente.

La condotta del responsabile sanitario e del medico sociale dei bianconeri

Il comunicato ufficiale n.173/AA della Figc risale al 23 novembre 2020. La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha comminato una multa di 4.000 euro alla Juventus per non avere rispettato in cinque occasioni la tempistica dello svolgimento dei tamponi tra il 6 giugno e il 3 luglio scorsi. Ovvero, di fatto, nelle prime quattro settimane di ripresa del calcio giocato dopo la sospensione imposta dal lockdown.

I fatti risalgono ad un’indagine condotta dalla Procura federale che vede coinvolti Luca Stefanini, responsabile sanitario della Juventus, e Nikolas Tzouroudis, medico sociale bianconero.
I due sanitari, stando alla nota della Figc, sono accusati di aver violato alcuni articoli del Codice di Giustizia Sportiva, delle N.O.I.F. e delle “Indicazioni per la ripresa degli allenamenti delle squadre di Calcio Professionistiche e degli arbitri”.

Quali esiti ha portato per la Juventus non avere rispettato il protocollo sui tamponi?

Questo non significa che il club bianconero non abbia eseguito i tamponi anti Covid in quel periodo, ma che li abbia fatti non rispettando la cadenza ogni quattro giorni imposta dal protocollo. A volte ne trascorrevano cinque, se non addirittura sei. Ma la Juventus avrebbe quindi disputato delle partite con giocatori non testati nelle ore precedenti? No. In tutti i sei i casi i test sono stati eseguiti 24/48 ore prima dei match. La violazione da parte della Juventus non ha comunque esposto giocatori a rischi. Perché, secondo quanto ricostruito, seppur in ritardo, i tamponi sono stati eseguiti.

Da qui le sanzioni previste: 1.500 euro di multa a Stefanini e Tzouroudis e 4.000 euro alla Juventus. Quest’ultima viene citata “per responsabilità diretta e oggettiva”, ai sensi dell’art. 6, commi 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva, e “per responsabilità propria della società”. La sanzione pecuniaria è in linea con quanto previsto dalla nota dell’8/6/20 con cui la Figc ha normato le pene per le violazioni.

Tutto questo viene discusso mentre ancora non si conosce la data del recupero del big match tra Juventus e Napoli. Gara non disputata lo scorso 4 ottobre perché i partenopei erano impossibilitati a partire per la trasferta di Torino dopo lo stop dell’Asl competente. Inizialmente sia il giudice sportivo sia la Corte sportiva d’Appello avevano sancito il 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione per la società di Aurelio De Laurentiis. A fine dicembre, poi, il Coni aveva annullato la sentenza, predisponendo così di fissare una data per lo svolgimento della partita sul campo.

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