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Il gol non si è visto ma l’emozione è stata forte, almeno all’inizio. Il calcio italiano si è rimesso in moto il 12 giugno, a porte rigorosamente chiuse, dopo oltre tre mesi di stop con la prima semifinale di ritorno di Coppa Italia, che la Juventus e il Milan hanno giocato all’Allianz Stadium di Torino pareggiando per 0-0. Un risultato che, visto l’1-1 dell’andata e la regola del gol in trasferta che in caso di pareggio complessivo valgono doppio, ha premiato i bianconeri allenati da Maurizio Sarri.
L’emozionante momento di raccoglimento
Il match è stato preceduto da un emozionante minuto di silenzio per onorare le vittime della pandemia. Con le luci dello stadio che si sono abbassate, i ventidue calciatori e lo staff arbitrale si sono disposti all’altezza del cerchio di centrocampo: con loro un medico, un’infermiera e un’operatrice socio-sanitaria. Sul maxischermo appare la scritta “Ripartiamo grazie a voi”, riferendosi proprio al personale sanitario: un modo per ricordare chi ha combattuto (e chi sta ancora combattendo) in prima linea contro l’emergenza.
La cronaca della partita
Il match, a dispetto delle previsioni, inizia con un buon ritmo e la Juventus padrona del campo: il predominio tattico potrebbe concretizzarsi al 15′, quando un tocco in area con il gomito di Andrea Conti costringe l’arbitro Orsato (dopo aver consultato la moviola in campo) ad assegnare un rigore ai bianconeri. Sul pallone va Cristiano Ronaldo ma anche il campione portoghese dimostra di essere un po’ arrugginito: il pallone va sul palo. Passano pochi secondi e la partita ha comunque la sua svolta, con Ante Rebic che si fa espellere e lascia il Milan in dieci uomini dopo un intervento a gamba tesa, estremamente pericoloso, ai danni di Danilo. Da lì in poi, però, le emozioni sportive sono ben poche. La Juventus, forte del risultato dell’andata, non forza, mentre il Milan, penalizzato dall’assenza di Zlatan Ibrahimovic e Theo Hernandez, due dei migliori calciatori rossoneri, non riesce mai a rendersi davvero pericoloso. Non bastano le cinque sostituzioni a disposizione dei due allenatori per alzare il ritmo di una partita che scivola via fino allo 0-0 finale che premia i bianconeri e consegna loro la possibilità di giocare la finale in programma mercoledì 17 a Roma.
Non solo Coppa Italia: inizia il tour de force del pallone italiano
Ora che si è rimesso in moto, il calcio italiano non ha intenzione di fermarsi, anche se ha messo a punto un Piano B da attuare nel caso un rialzo della curva epidemiologica dovesse costringere a un nuovo stop. Sabato sera sarà la volta della seconda semifinale di Coppa Italia, quella fra Napoli e Inter (all’andata 1-0 per i partenopei), mercoledì ci sarà la finalissima e sabato ripartirà il campionato, le cui squadre saranno costrette a un vero e proprio tour de force giocando praticamente ogni tre giorni per concludere il torneo a inizio agosto, nella speranza da parte dei vertici del pallone italiano che l’incastro di date permetta anche la ripresa delle coppe europee.