Jens Petter Hauge ha già fatto innamorare tutti i tifosi del Milan. Quando parte palla al piede, si rimane stupiti di fronte alla velocità e abilità nello stretto di questo gioiellino norvegese. Hauge ha appena 21 anni ed è autore già di 4 gol con la maglia rossonera. Tuttavia suscita ammirazione anche fuori dal campo. Infatti, durante il volo di ritorno da Praga, dove il Milan aveva da pochissime ore vinto 1-0 contro lo Sparta Praga grazie proprio al gol partita di Hauge e ottenuto il primo posto nel proprio girone di Europa League, l’ex giocatore del Bodo Glimt stava studiando l’italiano. Il video pubblicato dal profilo TikTok del club mostra il ragazzo biondo cuffie alle orecchie e chino sui libri e su un quaderno, intento a imparare la lingua. Un modo per ambientarsi maggiormente nella sua nuova “casa”, nonché un profondo gesto di rispetto e di stile nei confronti del Paese che calcisticamente lo ha accolto.
Un atteggiamento giusto, quello di Hauge, per diventare un vero campione
Possiamo chiamarlo pure “zelo nordico”; voglia di integrarsi alla perfezione nel progetto Milan ancora più di quanto non stia già facendo. Per Jens Petter Hauge non esistono tempi morti e, nonostante un compagno di squadra seduto nel posto davanti a lui gli stia dando (involontariamente, si suppone) fastidio con il sedile, il calciatore non fa un plissé e prosegue pervicacemente a sfogliare il suo libro di italiano e a fare i compiti. E bisogna dire che per ambientarsi non gli è servito poi così tanto tempo. Per lui, da ottobre a oggi, la media gol parla di una rete ogni 94 minuti disputati.
L’attaccante aveva conquistato i rossoneri durante Milan-Bodo Glimt 3-2, preliminare di Europa League, di fine settembre scorso. Il Diavolo uscì da San Siro con la qualificazione al turno successivo, ma quel biondino scandinavo impressionò tutti con una rete e un assist. Il suo profilo era già nei radar degli scout italiani, ma quella gara sancì il definitivo passaggio nel nostro calcio. Viene acquistato a titolo definitivo 4,5 milioni di euro; con un contratto fino al 2025 a un milione di euro netti a stagione.
In Norvegia era già un predestinato
Del resto lui in Norvegia bruciò le tappe. Ad appena 16 anni, infatti, firma un contratto professionistico con il club della città, il Bodo Glimt. All’esordio in prima squadra, segna una tripletta in coppa, mentre pochi mesi dopo arriva anche il gol nella massima serie: su rigore, mette la sua firma sulla vittoria per 4-1 contro lo Start e diventa il più giovane marcatore in campionato nella storia della società. Per lui si aprono le porte della Norvegia Under 20 ed è in campo quando, al Mondiale, l’uragano Erling Haaland si abbatte sull’Honduras. Solo le sue reti oscurano l’ottima gara di Hauge, che mette a referto un gol e quattro assist. Nel 2019, prima porta il Bodo Glimt al secondo posto in campionato con 14 centri in 18 partite, poi contribuisce allo storico scudetto dell’anno successivo, il primo a finire nella bacheca del club.
Le riprese durante il viaggio di ritorno dalla Repubblica Ceca dimostrano ulteriormente quanto sia sempre più positivo il suo atteggiamento da calciatore professionista, con lo scopo di potere crescere rapidamente. Un vero e proprio modello da emulare. Il suo gol decisivo in Europa League potrebbe essere l’inizio della sua consacrazione. E se il suo stile in campo sarà analogo a quello mostrato fuori dal campo, allora per lui potrebbe profilarsi veramente un grande futuro da calciatore.