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Robin Gosens è sempre più vicino a diventare un giocatore dell’Inter. L’esterno tedesco sbarca oggi a Milano per completare il suo trasferimento in nerazzurro dall’Atalanta, oggi l’iter delle visite mediche Coni.
I primi anni di Robin Gosens nel calcio
Nato il 5 luglio 1994 a Emmerich am Rhein, sul confine tra Germania e Olanda, è tedesco di nazionalità (tanto da giocare anche per ‘Die Mannschaft’, la nazionale teutonica). In realtà però è calcisticamente cresciuto oltre confine, con il Vitesse prima e il Dordrecht e l’Heracles Almelo poi. Ed è qui che l’ha scoperto e prelevato l’Atalanta.
Il suo arrivo a Bergamo coincise con il secondo anno dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini, il primo con gli orobici nelle coppe (quell’anno fu l’Europa League) dal lontano 1991. Anno potenzialmente complesso, dato che tra gli altri anche l’esterno destro titolarissimo della stagione precedente (Andrea Conti) aveva lasciato la squadra. Restava Spinazzola a sinistra, e tre nuovi laterali: Hateboer, già da sei mesi in nerazzurro, Castagne e appunto Gosens.
Dall’esplosione nell’Atalanta alla Nazionale e l’Inter
Dei tre proprio il tedesco sembrava l’ultimo delle gerarchie, scarsamente coinvolto da Gasperini. Ma le potenzialità c’erano, come dimostrò il gol segnato a Liverpool contro l’Everton con una coordinazione di sinistro quasi irreale. Sta di fatto che il primo anno si chiuse con 26 presenze e due reti in tutte le competizioni. Il meglio però stava per arrivare.
L’anno successivo i gol di Gosens in campionato divennero 3, ma nel 2019-2020 salirono a 9. A questi va aggiunto quello in Ucraina sullo Shakhtar Donetsk, nella notte che valse all’Atalanta la storica e inattesa conquista degli ottavi di finale. Il tedesco divenne uno dei volti simbolo di Bergamo nei mesi terribili del Covid e della resilienza, trascinando poi la squadra al ritorno in campo. E ripentendosi l’anno successivo, con altre 12 reti. Per un difensore non rigorista, una cifra incredibile.
Atalanta, Gosens: “Se segno più di 10 gol vinciamo lo scudetto”
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La sua esplosione fu confermata anche a Euro 2020, dove si rivelò uno dei migliori della sua Germania che addirittura adattò in parte il proprio gioco alle sua caratteristiche. E Gosens, legatissimo all’Atalanta e a quel Gasperini che lo ha rivelato al mondo, per anni si è legato a doppia mandata a Bergamo. Sarebbe partito solo per tornare in patria e giocare nella squadra del suo cuore, lo Schalke 04. Ecco perché quello dell’Inter è un colpaccio in piena regola.
Termitate le visite di Gosens all’Humanitas di Rozzano
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Sono terminate intorno alle 13 le visite, presso la Clinica Humanitas di Rozzano, di Robin Gosens. Dopo il Coni completato anche il secondo step prima della firma ufficiale che lo legherà al club nerazzurro fino al 2026. Il giocatore tedesco è atteso per la sigla del contratto alla sede dell’Inter nel pomeriggio.