Anche la Formula 1 si prepara finalmente a ripartire dopo lo stop provocato dal Coronavirus. E l’accidentatissima stagione 2020 prenderà il via il 5 luglio da Spielberg, sulle Alpi della Stiria, per il Gran Premio d’Austria. O, per essere più precisi, i due Gran Premi d’Austria.
Il sì del governo alla Formula 1
Si attendeva infatti l’autorizzazione del governo locale, incaricato di dare il via libera all’organizzazione dell’evento. E il tanto atteso “sì” è giunto, da parte del Ministro austriaco della Salute Rudolf Anschober. Proprio quest’ultimo ha sciolto le ultime riserve che mancavano prima della ripartenza della Formula 1. “Le due corse saranno a porte chiuse. Gli organizzatori hanno presentato un piano completo di sicurezza e prevenzione“, ha spiegato.
Saranno due, quindi, le gare del campionato di Formula 1 2020 ospitate sul tracciato sorto sulle ceneri del vecchio Österreichring. Noto nei decenni passati come circuito di Zeltweg, tale storico autodromo è stato infatti oggetto di diversi rinnovamenti e cambi di proprietà nel corso dei decenni. Ultimo dei quali risalente al 2004, quando fu acquistato dalla multinazionale Red Bull.
Le gare saltate e i protocolli di sicurezza
Detto del 5 luglio, prima data del nuovo calendario, già la settimana dopo si tornerà sulla stessa pista per un nuovo appuntamento mondiale: per il 12 luglio è infatti previsto un secondo Gran Premio d’Austria, sempre a porte chiuse. La Formula 1 ha già perso per il 2020 i Gran Premi di Australia, Monaco e più recentemente Francia. Poi sono stati rinviati quelli di Bahrain, Vietnam, Cina, Olanda, Spagna, Azerbaijan e Canada.
Spuntano intanto i protocolli di sicurezza cui tutti i team di Formula 1 si dovranno attenere. A ogni prova iridata potranno prendere parte massimo 500 persone, e tutti coloro che arriveranno in Austria dall’estero saranno sottoposti a test sul Coronavirus. Chiunque sarà autorizzato a entrare nel Red Bull Ring dovrà arrivare con un volo aereo destinato al vicino aeroporto di Zeltweg.