Lo sport deve ripartire dopo l’emergenza coronavirus. Anche il presidente del Comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli, ne è convinto. Segnali confortanti in questo senso sono arrivati nel corso di una riunione in videoconferenza con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
“È stata una riunione particolarmente proficua e interessante -spiega Pancalli -. Ci siamo confrontati sui provvedimenti del prossimo decreto ‘Rilancio Italia’ riguardanti il comparto sport. Sono diversi gli aspetti nei quali occorre l’intervento del governo per favorire il rilancio del mondo sportivo. Si sta pensando non tanto e non solo ai provvedimenti che già sono noti e hanno riguardato i collaboratori sportivi, ma anche su come garantire l’automaticità del bonus di cui gli stessi hanno potuto fruire e fruiranno nei prossimi mesi”.
Impossibile, poi, non tenere conto di quelle realtà maggiormente messe in difficoltà dall’emergenza coronavirus, come le associazioni sportive territoriali. “Abbiamo discusso anche di tutti quei provvedimenti che riguardano l’anello più debole, che è rappresentato dall’associazionismo sportivo sul territorio. Va tenuto conto del fatto che dopo una emergenza ci sarà un momento di criticità che probabilmente perdurerà per diverso tempo“, sottolinea il presidente del Cip.
Pancalli: “Ringrazio pubblicamente Spadafora”
Il presidente del Comitato italiano paralimpico ha quindi ringraziato pubblicamente il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, per l’impegno profuso in questo periodo. “Ringrazio pubblicamente il ministro Spadafora per tutto quello che sta facendo per il mondo dello sport italiano e per il riconoscimento concreto nei confronti del Cip (Comitato paralimpico italiano) – spiega Pancalli -. Anche noi cercheremo di fare la nostra parte. Abbiamo deliberato di mettere sul tavolo cinque milioni di euro per le associazioni sportive sul territorio per aiutarle in questo momento difficile per la ripartenza. Cinque milioni è una cifra importante soprattutto per il numero dei tesserati cui oggi noi facciamo riferimento“, conclude Pancalli.