Novak Djokovic ha insistito sulla sua linea, nei giorni scorsi. Il tennista serbo (pur continuando a non definirsi “No Vax”) ha annunciato che continuerà a non sottoporsi al vaccino anti Covid, anche se questo dovesse costargli la rinuncia ai principali trofei mondiali. Ma nel frattempo l’ipotesi che prenda ugualmente parte agli Internazionali di Roma al Foro Italico spacca il Governo.
L’invito a Djokovic: botta e risposta Vezzali-Costa
La polemica è esplosa nelle scorse ore, dopo che la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali aveva confermato a ‘Libero’ l’invito al fuoriclasse serbo. “Per quanto riguarda il tennis, non è previsto il Green pass rafforzato. Quindi se Djokovic vuole venire a giocare gli Internazionali di Roma, può farlo“, aveva affermato la ex campionessa di scherma. Del resto, era il ragionamento, il tennis si gioca all’aperto e non rappresenta certo uno sport di contatto. Non rendendo pertanto necessario il vaccino.
Una lettura che però non convince altri esponenti del Governo, a partire da Andrea Costa. Così infatti il sottosegretario alla Salute ha commentato ai microfoni di ‘Radio 24’ l’invito della collega: “Esistono delle regole internazionali. E, fintanto che ci saranno, bisogna rispettarle. Per questo le motivazioni con cui la sottosegretaria Vezzali ha detto che Djokovic potrà partecipare agli Internazionali di Roma non mi convincono“.
Il motivo della polemica e cosa succederebbe a Roma
“Fornendo deroghe e creando fronti o varchi, si rischia di dare messaggi sbagliati. Di fronte alle regole dobbiamo essere tutti uguali. Chi ha grande seguito può darci una mano in tal senso, e quindi a maggior ragione deve dare il buon esempio. Perciò sono contrario all’idea di Djokovic che partecipa agli Internazionali di Roma“, ha concluso Costa. Il serbo, escluso dagli Australian Open, è vicino a dover saltare anche altri tornei del Grande Slam, come Wimbledon e il Roland Garros.
Di fronte alla polemica, è arrivata la precisazione di Valentina Vezzali. O meglio, degli uffici della Sottosegretaria allo Sport. “Le norme vigenti non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all’aperto, tra cui il tennis, l’obbligo del super Green Pass. Non si è mai parlato di concedere una deroga al tennista Nole Djokovic, ma si è solo ribadito quale sia l’attuale normativa“, hanno infatti affermato, come spiega l’Adnkronos.
Resta la difficoltà di capire come organizzare l’evento con questa eventuale partecipazione, tanto di lusso quanto divisiva. Djokovic, infatti, potrebbe giocare al Foro Italico ma con una lunga serie di limitazioni. Non potrebbe infatti dormire in albergo o entrare in bar e ristoranti. Ma soprattutto non potrebbe accedere agli spogliatoi e alle docce a disposizione di tutti gli altri partecipanti agli Internazionali di Roma. E questo lo obbligherebbe, per esempio, anche a utilizzare wc privati o a sua esclusiva disposizione. Aspetto che, chiaramente, complicherebbe non poco la sua partecipazione all’evento.