A marzo, nella semifinale del mini-torneo di spareggio per la qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar, gli Azzurri del ct Roberto Mancini affronteranno la Macedonia del Nord. Dopodiché, in caso di vittoria, l’Italia potrebbe vedersela in finale con il Portogallo di Ronaldo, fra i favoriti della vigilia di questi playoff.
L’obiettivo è non ripetere l’errore di quattro anni fa: l’eliminazione contro la Svezia che è costata agli Azzurri il Mondiale russo del 2018. Per farlo, però, la Nazionale italiana dovrà evitare alcune insidie. O meglio, dei giocatori particolarmente insidiosi.
Sia nelle file della Macedonia del Nord sia in quelle del Portogallo. In quest’analisi non terremo invece conto della Turchia, che in semifinale affronterà i lusitani. Per il semplice il fatto che l’Italia ha già affrontato i turchi nella fase a gironi di Euro 2020, imponendosi per 3-0 all’Olimpico di Roma lo scorso 11 giugno.
Un avversario già “noto”, dunque, per gli Azzurri. Mentre Macedonia del Nord e Portogallo sono ancora tutti da “scoprire”. Partiamo dai macedoni. Dopo l’addio alla Nazionale del genoano Goran Pandev, il pericolo pubblico numero 1 è il 22enne Eljif Elmas, giovane stella del Napoli.
Il suo principale punto di forza è la versatilità. A centrocampo può infatti ricoprire pressoché ogni ruolo, dalla mediana alla trequarti, ma può giocare anche da esterno o da ala. Gioca con la maglia dei partenopei dal 2019 e finora ha collezionato quattro gol in 69 presenze.
Con la maglia della Nazionale, però, il rendimento aumenta: nove gol in 37 partite dal 2017 a oggi. Tutti con quella della Nazionale maggiore, peraltro, dopo che nelle giovanili (dall’under 17 all’under 21) non avevano segnato nemmeno una rete.
Nel caso di finale contro il Portogallo (macedoni e turchi permettendo), invece, il principale nemico da neutralizzare è senza dubbio Cristiano Ronaldo. Classe 1985, il suo biglietto da visita sono i numeri e i trofei nella sua bacheca.
Cinque volte Pallone d’oro, CR7 attualmente milita in Inghilterra, nelle file del Manchester United, dopo tre anni in Serie A con la Juventus. In carriera ha segnato ben 799 gol in 1.085 partite ufficiali; vincendo cinque Champions League, quattro con il Real Madrid e una durante la sua prima esperienza con i Red Devils (nel 2008).
Con la maglia del Portogallo, invece, Ronaldo ha segnato ben 115 gol in 184 presenze dal 2003 a oggi. Ed è stato il grande trascinatore dei lusitani alla vittoria finale degli Europei di Francia 2016 e, tre anni dopo, in Nations League. In poche parole: una macchina da gol, di record e trofei. L’Italia è avvisata.
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