Italia-Svizzera: ‘spareggio’ Mondiale per dimenticare la Svezia 4 anni fa

10 novembre 2017-12 novembre 2021. Quattro anni fa esatti l’avversario era la Svezia; dopodomani sarà la Svizzera. Cambia qualche vocale, ma questa volta tutto si dovrà fare affinché lo spauracchio di quei Mondiali di calcio del 2018 in Russia venga definitivamente lasciato alle spalle da parte della Nazionale Italiana.

La vigilia di Italia-Svizzera è sicuramente diversa da quella di Stoccolma, quando una rete di Johansson al 61’ ci condannò nell’andata dello spareggio. Tre giorni dopo, lo 0-0 di San Siro estromise gli azzurri dalla Coppa del Mondo per la prima volta negli ultimi 60 anni. La preparazione odierna nasce invece leggendo dentro al cammino che ci ha portato sulla vetta d’Europa. Ogni passo è stato vissuto come una piccola rinascita dalle ceneri del novembre 2017, i giorni dello choc per l’addio al Mondiale di Russia.

Italia-Svizzera: le possibili combinazioni per qualificarci a Qatar 2022

Quello di venerdì sera, tuttavia, non sarà un vero e proprio spareggio per Qatar 2022; ma poco ci manca. Le due formazioni arriveranno appaiate in testa alla classifica del gruppo C di qualificazione a quota 14 punti. E solo una potrà volare ai Mondiali direttamente. Siccome il primo criterio, in caso di arrivo a pari punti, è la differenza reti, in questo momento la Nazionale di Mancini è in vantaggio (+11 rispetto al +9 svizzero). In ogni caso, quello che è certo è che l’Italia non potrà staccare ufficialmente il pass per Qatar 2022 tra 48 ore. Anche se, in un certo senso, i campioni d’Europa avranno a disposizione all’Olimpico di Roma due risultati su tre per restare primi nel girone dopo quel match (e quando mancherà un solo turno alla fine). Solamente dopo la sfida in Irlanda del Nord di lunedì 15 si avrà l’aritmetica certezza di chi si sarà qualificato ai Mondiali e chi sarà costretto ad affrontare il temutissimo spareggio di fine marzo.

Si torna all’Olimpico: il ricordo di quelle notti meravigliose dello scorso giugno

Rispetto a quattro anni fa, oggi la prospettiva non può che essere un’altra. Le aspettative sono cresciute e, seppur la gratitudine e la riconoscenza verso questo gruppo di ragazzi e il loro condottiero non dovrà mai venire meno, chiudere alle spalle della Svizzera e prepararsi al playoff di primavera suonerebbe stonato. Mancini usa la stessa ricetta che servì per uscire dai guai: leggerezza nella testa e bel gioco nei piedi.

Si torna a Roma, un po’ dove tutto è cominciato nello scorso giugno. L’Olimpico si spingerà fino al 75% di presenze: in 52 mila tiferanno azzurri. Cinque mesi fa battemmo 3-0 gli elvetici nel girone iniziale degli Europei. Adesso a Roma si torna per mettere più di un piede e mezzo dentro al prossimo Mondiale che per noi suona come una piccola novità avendone saltato uno: l’ultimo. Italia padrona di casa; Svizzera nel ruolo di ospite. In palio il primato nel girone a 90 minuti dalla fine delle qualificazioni: traguardo da non fallire. Affinché il 12 novembre 2021 assomigli di più al 16 giugno 2021 e non a quel tragico (sportivamente parlando) 10 novembre 2017.

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