La notizia è purtroppo diventata ufficiale in queste ore: l’attaccante ghanese Christian Atsu, ex Chelsea, Everton e Newcastel, è tra le vittime del terremoto in Turchia. Il corpo è stato ritrovato nelle macerie del condominio in cui viveva, ad Hatay, nel sud del Paese. Aveva compiuto 31 anni lo scorso 10 gennaio e giocava nella squadra locale dell’Hatayspor, dopo un passato in Europa.
La morte di Christian Atsu
Dopo il violento sisma dello scorso 6 febbraio, il calciatore Christian Atsu risultava disperso. Il corpo è poi stato trovato nelle scorse ore, sotto le macerie della sua abitazione. I media turchi hanno rilanciato le dichiarazioni dell’agente del giocatore Murat Uzun Mehmet, che ha confermato in una nota all’agenzia di stampa locale Demiroren la triste notizia.
“Il corpo senza vita di Atsu – dice la fonte – è stato trovato sotto le macerie. Al momento stanno estraendo anche i suoi effetti personali”. Inoltre è stato ritrovato il suo telefono. Nei giorni scorsi era stata smentita una notizia che riportava come l’attaccante fosse stato estratto vivo dalle macerie.
L’ultima partita in Turchia
Atsu giocava nell’Hatayspor, squadra di una provincia del sud della Turchia. Era arrivato lì il 6 settembre e la stagione attuale non stava andando benissimo. Il giovane aveva totalizzato tre sole presenze e fino a domenica cinque febbraio nemmeno un gol. Il giorno prima del terremoto, però, ha segnato su calcio di punizione al 97esimo minuto e portato la squadra alla vittoria contro Kasimpasa. A causa del campionato deludente che stava disputato, Atsu aveva deciso di partire per raggiungere la famiglia. Quella rete gli aveva dato coraggio, annullando così il volo e rinviando il viaggio.
La carriera di Christian Atsu
Cresciuto come ala sinistra, in grado di agire anche da trequartista, Christian Twasam Atsu era nato ad Accra, capitale del Ghana, il 10 gennaio 1992. Entrò nelle giovanili del Porto nel 2009 e dopo una stagione in prestito al Rio Ave ritornò al Porto nel 2012, vincendo il campionato e totalizzando una rete e quattordici presenze. Sempre nel 2012 la rivista Don Balòn lo inserì nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991. L’anno dopo si trasferì al Chelsea per 3,5 milioni di sterline. Cominciò così la sua carriera da nomade in varie squadre inglesi.
Girato subito in prestito al Vitesse (società satellite del Chelsea), il 2014 lo passa in prestito all’Everton e l’anno dopo al Bournemouth. Non trova spazio in rosa, così nel 2016 passa al Malaga ed esordisce contro il Getafe segnando il 2-0. Poi di nuovo Inghilterra: il Newcastle Utd lo chiede in prestito e poi lo riscatta. Nel 2021 firma per due anni con l’Al Ra’ed, Arabia Saudita. Alcuni problemi fisici lo costringono a restare spesso fuori rosa. Oltre alla parentesi turca (l’ultima della sua vita), ne ha avuta anche una con la nazionale del Ghana: 65 presenze e 10 goal. Quattro edizioni della Coppa d’Africa (nel 2015 perde la finale contro la Costa d’Avorio e viene eletto miglior giocatore del torneo) e un campionato del mondo nel 2014.