Una Final Eight di Champions League a Torino e da disputare integralmente nello stadio della Juventus. La doppia indiscrezione arriva direttamente da Nyon, in Svizzera, dove ha sede la UEFA. E potrebbe rivelarsi come un’altra svolta nel percorso naturale della maggiore competizione europea calcistica per club anche per quanto riguarda la stagione 2020-2021.
Le Final Eight di Champions League anche in questa stagione
Secondo le nostre informazioni raccolte, infatti, il massimo organo del calcio europeo starebbe valutando seriamente un piano alternativo al decorso regolare della Champions League. Come del resto è già avvenuto nello scorso mese di agosto. Tutto questo si sarebbe già pianificato, perché si teme che la pandemia di Coronavirus possa nuovamente influire sull’organizzazione della manifestazione, scombinando così l’ordinarietà dello sviluppo del torneo. Uno svolgimento che, dopo gli ottavi di finale, prevede gare di andata e di ritorno per quarti e semifinali, oltre alla finale secca in programma a Istanbul. Questa volta, però, nel caso di questa malaugurata eventualità, non si vuole arrivare impreparati.
Nei giorni scorsi si sarebbe tenuta infatti una doppia riunione importante in UEFA. È stata costruita un’impalcatura per l’eventuale situazione di emergenza senza dovere improvvisare quasi all’ultimo momento, come accaduto (inevitabilmente) nella scorsa stagione. Non si sa se a Nyon abbiano proiezioni rispetto alla pandemia oppure se ci sia tutto sommato una volontà politica, commerciale, strategica per programmare il piano Final Eight. E in questo senso, peraltro, la spinta da parte dei top club e di alcuni sponsor importanti tenderebbe per questa decisione. Di certo lo spettro della variante inglese e di una possibile terza ondata della Covid non rassicura i piani alti del calcio internazionale.
Le date della decisione finale e il nuovo calendario
Il piano B varato dalla UEFA resta comunque secondario rispetto alla programmazione annunciata, che porterebbe alla finale a Istanbul. Serpeggerebbe tra l’altro un certo scetticismo da più parti nei confronti della Turchia. Nel senso che Istanbul (ora in fortissimo dubbio) non viene ritenuta una location di garanzia per via di una serie di valutazioni. A partire dal fatto che non vengono offerti dati certi sulla pandemia da quel Paese. Da quello che ci risulta, quindi, la nuova città individuata per ospitare le Final Eight di questa Champions League sarebbe Torino. Più precisamente l’Allianz Stadium, l’impianto della Juventus.
Qual è la differenza rispetto a qualche mese fa? L’idea attuale è quella di potere attivare il piano alternativo, ma già ben strutturato, a ridosso degli ottavi, che si giocherebbero comunque con la modalità tradizionale. L’eventuale comunicazione definitiva arriverebbe proprio tra fine febbraio e inizio marzo, in base all’evoluzione pandemica. In quel caso, verrebbe rivoluzionato inevitabilmente il calendario della Champions League. Non più quarti, semifinali e finali spalmati inizio primavera, ma tutto verrebbe disputato nelle ultime due settimane di maggio. O comunque prima dell’inizio degli Europei. L’idea potrebbe essere quella di fissare i quattro quarti di finale tra il 17 e il 23 maggio, le due semifinali tra il 24 e il 26 e la finale confermata il 29 maggio, seppur in un altro luogo.
Perché proprio lo stadio della Juventus per assegnare il trofeo
Naturalmente nessuno, per ovvie ragioni di carattere sanitario, si augura di potere arrivare a una soluzione del genere. Le Final Eight non sono ancora una soluzione certa, ma restano comunque una soluzione molto gettonata, proprio per via delle difficoltà logistiche di spostamento dalle quali non farsi più sorprendere. E in questo senso le parole di ieri del presidente della FIFA, Gianni Infantino, suggellerebbero questa direzione.
Se le nuove date ipotizzate venissero confermate, la UEFA chiederebbe a quel punto alle varie federazioni di anticipare la chiusura dei propri campionati. La Serie A, ad esempio, invece che terminare il 23 maggio, come previsto, organizzerebbe l’ultima giornata della regular season entro il 16 maggio, sfruttando uno dei tanti turni infrasettimanali rimasti disponibili dalla competizione europea. Stesso discorso varrà per la finale di Coppa Italia: non più il 19 maggio, ma almeno una settimana prima.
Oltre alla Champions, anche l’Europa League terminerebbe con le Final Eight
Torino è candidata a ospitare la formula già sperimentata nella scorsa edizione e verrebbe scelta perché, per quanto lo Stadium non abbia i crismi per ospitare una finale canonica (per via del discorso della capienza del pubblico), è considerata la struttura migliore in assoluto per accogliere le otto squadre finaliste in bolla, con capienza di spettatori ridotta o nulla.
Esisterebbe una candidatura alternativa tedesca, che al momento però è nettamente sfavorita: il Borussia-Park di Monchengladbach. Quest’ultima verrebbe comunque presa in considerazione per tutte le Final Eight di Europa League, da giocare sempre nelle ultime due settimane di maggio, a giorni alterni rispetto alle partite di Champions. La finale di questa competizione verrebbe fissata tra il 26 e il 27 maggio.
Insomma, mai come quest’anno la Juventus potrebbe coronare il sogno che insegue da ben 25 anni: quello di alzare la Champions League. E per di più a casa sua. Per ora, però, l’unico certo prossimo ostacolo si chiama Porto.