Alcune squadre hanno preso la decisione di ritirarsi dal campionato dopo la tragedia accaduta nei giorni scorsi. Arrivato l’annuncio.
L’Europa è ancora sconvolta dal terremoto registrato nei giorni scorsi che ha provocato, stando ai dati forniti in queste ore, quasi 41 mila morti in Turchia e Siria. Un ammontare, questo, destinato ad aumentare ancora come confermato dall’Organizzazione mondiale per la sanità. Una calamità che ha provocato anche ingenti danni strutturali al Paese e che avrà inevitabili ripercussioni pure sul mondo dello sport, fermatosi alla luce di quanto accaduto.
Hataysport ed il Gaziantep, ad esempio, nella giornata odierna hanno provveduto ad ufficializzare il loro ritiro dalla Turkish Super League. Una decisione irrevocabile. Troppo grave, infatti, la situazione per pensare al calcio giocato e alle prossime partite. La stessa decisione, inoltre, è stata presa dallo Yeni Malatyaspor e dall’Adanaspor entrambe militanti nel torneo cadetto. Cosa accadrà alle altre formazioni iscritte i vari campionati, al momento, non è ancora chiaro.
In vetta, fin qui, c’è il Galatasaray che di recente ha acquistato Nicolò Zaniolo per una spesa complessiva pari a 20 milioni più vari bonus legati a determinati obiettivi stagionali. L’ex Roma, dal canto suo, ha firmato fino al 2027 a 3.7 milioni netti all’anno mentre nel suo contratto è presente una clausola rescissoria (espressamente richiesta dal giocatore) fissata a 35 milioni che di certo favorirà il suo rientro in Italia. Il debutto con la nuova maglia, in ogni caso, appare decisamente lontano e distante.
Turchia, le squadre si ritirano dopo la tragedia
Il calciatore, da quando è sbarcato ad Instanbul, si è subito messo a disposizione del club aiutando gli operatori impegnati nelle operazioni di soccorso. In attesa di vestire il numero 17 (scelto in onore di un tifoso del Galatasaray morto in seguito al sisma), si è presentato allo stadio del club “Nef Stadyumu” per riempire e caricare gli scatoloni contenenti gli aiuti umanitari da consegnare ai cittadini colpiti dal terremoto.
Un gesto di solidarietà, che fa seguito a quello effettuato pochi giorni prima da un’altra vecchia conoscenza della Serie A Dries Mertens. Il quale ha partecipato in prima persona alle spedizioni dei pacchi giunti nel sud della Turchia a supporto degli sfollati e dei feriti. Il calcio, così come lo sport in generale, si è quindi fermato e non è ancora chiaro quando ripartiranno le partite.
Nel frattempo, sono stati emanati mandati di arresto nei confronti di 113 persone ritenute responsabili dei crolli avvenuti nei giorni scorsi. L’Unicef, dal canto suo, ha spiegato che “decine di scuole e ospedali” sono andati distrutti dopo le scosse telluriche. Una tragedia, che ha shoccato il mondo e spinto molti Paesi (tra cui l’Italia) ad attivarsi subito al fine di offrire tutto il supporto possibile.