Nelle scorse ore è andato in scena un altro fatto di cronaca legato al mondo del calcio. Protagonista, suo malgrado, un club di Serie A.
Si moltiplicano i fatti di cronaca legati, seppur in modo sottile, al mondo del calcio. Nei giorni scorsi, ad esempio, è fare notizia sono stati gli spari di pistola ai danni dell’automobile di proprietà del tecnico della Virtus Villafranca Antonio Calabro. Finito, per motivi non ancora del tutto chiari, nel mirino di un malvivente locale. Di recente, invece, è andato in scena un episodio che ha visto protagonista, suo malgrado, un club della Serie A.
Si tratta della Sampdoria, alle prese con una stagione complicata sotto tutti i punti di vista. La Doria, infatti, aveva iniziato il campionato con Marco Giampaolo in panchina. I risultati negativi conseguiti in campo, però, hanno reso inevitabile il divorzio spingendo la società genovese a puntare forte, ad ottobre, su Dejan Stankovic reduce dall’esperienza vissuta alla Stella Rossa. Una mossa che non ha prodotto i risultati sperati.
Nonostante l’arrivo dell’ex Inter, infatti, la squadra all’interno del rettangolo ha continuato ad arrancare facendo fatica sia a contenere gli attacchi avversari che concretizzare la mole di gioco creata. Il bilancio, dopo 23 partite di campionato, è disarmante: penultimo posto in classifica a quota 11 punti (due in più sulla Cremonese fanalino di coda) frutto di appena 2 vittorie a fronte di 5 pareggi e 15 sconfitte.
Serie A, Ferrero della Sampdoria nel mirino dei tifosi
Un rendimento altamente critico che rende concreta, in caso di rapide inversioni di manovra, la retrocessione in Serie B. Lunedì 27 febbraio alle ore 20.45 la Sampdoria farà visita alla Lazio di Maurizio Sarri con l’obiettivo di conquistare una vittoria che consentirebbe all’ambiente di tornare a sperare nella salvezza. Intanto, però, il quadro resta drammatico e a confermarlo è il fatto che, nelle scorse ore, nella sede del club è arrivata una testa di maiale indirizzata all’ex presidente Massimo Ferrero e al vice presidente Antonio Romei.
Immediata la reazione del club, che ha espresso “profondi sdegno e indignazione di fronte all’ennesimo grave atto intimidatorio”. Anche la Lega Serie A, attraverso un comunicato ufficiale, ha preso posizione mostrando “propria solidarietà alla dirigenza della Sampdoria” e condannando l’episodio. “Gesti esecrabili come questi non sono accettabili, perché macchiano e rovinano l’immagine di chi ama lo sport e il calcio. Non può e non deve esservi spazio per queste minacce”.
La tensione, sia nel club che nella piazza doriana, è palpabile. Il traumatico passaggio di proprietà, che ha impedito alla dirigenza di muoversi in maniera concreta nella sessione invernale del mercato, sta influenzando anche il rendimento della squadra. Per evitare la retrocessione, stando così le cose, servirà un’autentica impresa.