Napoli sotto accusa: il giornalista Zuliani va all’attacco, facendo un paragone molto forte con l’attuale caso plusvalenze relativo alla Juventus.
Il campionato di Serie A si avvia alla conclusione, e nessuno pare in grado di impensierire il Napoli capolista. Ma se il discorso scudetto sembra ormai chiuso, tutt’altro discorso si può fare sulla questione Juventus, che continua a far discutere. Il processo sulle plusvalenze dei bianconeri è infatti ancora aperto, sia a livello sportivo che penale, e non è ancora chiaro quali sviluppi possa avere. Ma c’è chi, per contro, accusa anche il Napoli di comportamenti illeciti.
La prima udienza del processo Prisma, ovvero quello della Procura di Torino, è stata rinviata al 10 maggio, per cui ci vorrà ancora del tempo per saperne di più su questo fronte. Invece, il prossimo 19 aprile si svolgerà l’appello della Juventus presso il Collegio di Garanzia del CONI. Questo evento potrebbe segnare la fine del processo sportivo, confermando o revocando la penalizzazione del club.
Nel frattempo, infuriano le polemiche, con diversi tifosi bianconeri che parlano di un accanimento nei confronti della squadra piemontese. Con 15 punti in più in classifica, i ragazzi di Allegri sarebbero secondi e in Champions League (ma comunque a -15 dal Napoli). Invece, si trovano in settima posizione, attualmente fuori da qualsiasi coppa europea. Sul tema è intervenuto anche il noto giornalista Claudio Zuliani, in un suo video su YouTube, tirando in ballo il vecchio caso di Alvaro Recoba.
Un “caso Recoba” nel Napoli: a cosa si riferisce Zuliani
Una dura critica, quella del giornalista, verso il procuratore Chiné, che sta conducendo il processo sportivo nelle vesti dell’accusa. Zuliani contesta un punto che a molti tifosi bianconeri non è andato giù: perché solo la Juve ha pagato? La sentenza del 20 gennaio ha infatti condannato solo i bianconeri, assolvendo tutte le altre squadre coinvolte nei casi di plusvalenze sospette.
“Le carte sono state inviate al Procuratore Chinè, perché quelli di Lille hanno fatto un’indagine sulla plusvalenza Osimhen” ricorda il giornalista. L’attaccante del Napoli è infatti arrivato in azzurro nell’estate del 2020 per 75 milioni di euro, parte dei quali però coperta con la contropartita tecnica di quattro giocatori. Giocatori di secondo piano, ma tutti con valutazioni piuttosto alte, che fanno sospettare un illecito da parte del Napoli.
“Se non c’è accanimento nei confronti della Juventus, allora perché non esaminiamo anche questi fascicoli?” accusa Zuliani. Un caso che al giornalista fa venire in mente quello di un altro giocatore del passato: “Facciamo come nel 2006? Recoba non poteva giocare per il passaporto ottenuto con documenti falsi e invece lo hanno fatto giocare”. Il riferimento è all’attaccante uruguayano, che vestì la maglia dell’Inter tra il 1997 e il 2007. Nel 2006, Recoba e il dirigente nerazzurro patteggiarono sul caso passaporti, pagando solamente un’ammenda.