Oggi è il compleanno di Romelu Lukaku. L’attaccante dell’Inter (in gol anche ieri sera contro la Roma) ha festeggiato i suoi 28 anni subito dopo la partita di campionato vinta 3-1 dai nerazzurri. Solo che i Carabinieri della Compagnia Milano Duomo e del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in un albergo del centro di Milano dove, all’interno di una sala eventi, Lukaku stava festeggiando. L’episodio è accaduto alle ore 3 di questa notte, giovedì 13 maggio, a Milano, a seguito di una segnalazione arrivata al 112. Oltre al citato Lukaku, sono state identificate altre 23 persone, tra cui alcuni altri giocatori dell’Inter e il direttore del ristorante dell’hotel che ha organizzato l’evento. Il direttore e gli ospiti saranno, a vario titolo, sanzionati per la violazione della normativa sul contenimento del Covid-19.
Non solo Lukaku: gli ‘indisciplinati’ si trovano anche nelle fila di Juventus e Milan
In un momento in cui, nonostante le prime aperture, bisogna ancora porre molta attenzione alla pandemia, di certo Romelu Lukaku non è il primo calciatore a violare i protocolli anti-Covid. A inizio aprile scorso, infatti, fece scalpore la festa svolta nell’appartamento del giocatore della Juventus Weston McKennie, nella quale erano presenti anche alcuni giocatori della Juventus. Anche in quel caso, erano intervenuti i Carabinieri (di Torino) per violazione delle norme anti Covid. Per altro in piena zona rossa.
Tra i compagni presenti al party c’erano Paulo Dybala e Arthur Melo. Secondo il quotidiano La Stampa, i carabinieri erano arrivati a casa McKennie intorno alle 23.30, ben oltre l’orario di coprifuoco, chiamati da vicini di casa. Nessuno voleva aprire il cancello e dopo un’ora di trattativa, i militari erano poi riusciti a entrare nella villa.
Diversa per tempistiche (era inizio ottobre: non c’erano ancore le nuove restrizione per la seconda ondata) ma non meno grave la festa di compleanno organizzata dal difensore del Milan Theo Hernandez con diversi suoi amici, nonostante la quarantena che avrebbe dovuto seguire per via della recente positività di Ibrahimovic.