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“La mia linea è chiara. Serve cautela nei giudizi. Poi è indispensabile fare chiarezza e farla bene, urgentemente”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della presentazione del codice di Giustizia Sportiva e Ordinamento statale’ dell’avvocato Viglione al Coni parlando del caso Juventus. Commentando poi in generale la giustizia sportiva ha concluso: “La caratteristica principale dev’essere la velocità, sennò è sempre perdente anche quando emette sentenze perfette. I vari mondi della giustizia devono dialogare, perché quando ci sono sentenze diverse non aiuta. Rispettando le autonomie si deve comunque cercare una condivisione”.
Juve, De Laurentiis: “Spiace che il nostro mondo non sia portatore di valori”
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Anche Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli, ha risposto ad alcune domande sulla questione. “La vicenda Juventus? Non ne parlo. Ci penseranno i magistrati, che stanno verificando. Non è compito mio, mi dispiace che il calcio, ma non è solo un problema italiano, non sia poi sempre portatore di quei valori che dovrebbero essere d’esempio per le nuove e le giovani generazioni. Se può essere una nuova Calciopoli? Non sta a me stabilirlo”.
Casini: “Nuova calciopoli? Il timore non c’è”
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“Come ho già detto, come Lega non commentiamo la vicenda Juve, aspettiamo le indagini. Una nuova calciopoli? Questo timore non c’è, ma dobbiamo vedere cosa succede. In realtà bisognerebbe capire, una volta chiuse le indagini, cosa è successo. Ora è difficile commentare”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini.
Abodi: “Probabilmente non resterà il solo club, fare pulizia”
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Sul caso Juventus si tratta di “un club che probabilmente non rimarrà il solo, la gente ci chiede di fare pulizia”. Così il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi. “Abbiamo bisogno di sapere presto cosa sia successo e che vengano assunte decisioni per ridare credibilità al sistema, nel principio dell’equa competizione. Ed è evidente che negli ultimi anni non è successo”, ha concluso.