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Simpatico siparietto inscenato dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine della conferenza stampa seguita al primo Consiglio federale dopo la vittoria della Nazionale italiana agli Europei di calcio. Proprio la coppa di Euro 2020, posta alle spalle del numero uno della Federcalcio, è stata oggetto di attenzione dei presenti.
“Vi avviso che c’è la telecamera di sorveglianza – ha scherzato Gravina -. Sarebbe difficile uscire senza farsi notare”. E a chi chiedeva dove sarebbero state poi disposte le due coppe europee (l’altra del 1968) il presidente ha risposto: “Dobbiamo lavorarci, servono altre coppe…”.
Candidatura italiana per Euro 2028 e Mondiali 2030?
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Nel corso della conferenza di oggi, Gravina ha detto che “il mio mandato ha come obiettivo quello di lavorare su due asset precisi: i settori giovanili e le infrastrutture. Se non avviamo il percorso di investimento su queste due tematiche, diventa difficile ipotizzare la candidatura del nostro Paese a un grande evento come possono essere gli Europei o i Mondiali”.
“Non possiamo presentarci pensando di intervenire sugli impianti solo se vincesse la nostra candidatura, sarebbe una questione di credibilità – ha proseguito -. Detto ciò, a mio parere si può agire in maniera rapida, per poter poi puntare ad ospitare gli Europei del 2028 o dei Mondiali del 2030, anno del centenario della Coppa del Mondo di calcio”.
Gravina: “Chiesti stadi aperti ai tifosi con green pass”
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Gravina ha poi annunciato che la Federcalcio ha “formalizzato alla sottosegretaria Vezzali la nostra richiesta di aprire completamente gli stadi ai tifosi muniti di green pass: se questo certificato ha una funzione, che la eserciti. Sappiamo che non sarà semplice ottenere la completa apertura, ma è importante avere risposte chiare”.
Infatti, “l’incognita alla voce ‘botteghini’ mette in grave difficoltà i club – ha aggiunto -. Mi aspetto che entro fine luglio il Governo si esprima attraverso il decreto su cui ci hanno assicurato stanno discutendo in questi giorni”.
Caso bus scoperto, Gravina: “Basta con le tensioni”
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Tornando sulla polemica con la Prefettura di Roma relativa al bus scoperto per i festeggiamenti degli Azzurri, il numero uno della Figc ha chiosato: “Non voglio aggiungere una riga a quanto già espresso nel comunicato di ieri. Non voglio che vi siano tensioni su una vittoria che stiamo celebrando e che ha portato grande entusiasmo a tutto il Paese”.
“È sorprendente – ha sottolineato Gravina – l’impulso che questo trionfo ha dato ai giovani. Eravamo molto preoccupati di quanto la pandemia potesse aver influito sull’interesse nel calcio da parte di quella fascia di popolazione”.
Gravina: “Euro 2020 vale il +0,7% sul Pil nazionale”
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Tornando sul trionfo degli Azzurri a Wembley, Gravina ha detto che “ha vinto il calcio, ha vinto lo sport, ha vinto anche la Federazione. È stato un progetto che parte da lontano, con obiettivi importanti e un percorso ben pianificato. Anche in termini economici si è rivelato un percorso netto“.
“Agli oltre 28 milioni di euro incassati con le vittorie agli Europei, la cifra raggiunge circa i 36 milioni grazie agli accordi commerciali stipulati”. Il presidente della Federcalcio ha infine confermato l’impatto del +0,7% che la vittoria agli Europei avrà sul Pil nazionale.