Bonucci torna sul bus scoperto della Nazionale: “Scaricabarile”

Leonardo Bonucci fornisce al Foglio la sua versione dei fatti sul bus scoperto che ha portato in trionfo gli Azzurri neo campioni d’Europa nel centro di Roma nella giornata di lunedì 12 luglio. Secondo alcune ricostruzioni, sarebbe stato lui a piegare le resistenze del governo e delle forze dell’ordine. “A ognuno il suo compito e il suo ruolo, è davvero semplicistico e molto italiano scaricare le colpe. Il difensore della Juventus e della Nazionale non nega di aver discusso in maniera energica. E d’altra parte le immagini mostrano questo. Ma esclude che si sia trattato di essere stato a capo di un blitz.

“L’intera delegazione ha chiesto il pullman scoperto e siccome il pullman coperto a prescindere era stato limitato nel passaggio a seguire dalla folla che era già in strada, le autorità hanno acconsentito all’utilizzo di quello scoperto, dicendo che sarebbero stati in grado di gestire la situazione”.

Bonucci: “Sarei un ottimo ministro della Difesa”

Bonucci ricorda che già la sera prima a Roma le strade erano state invase dai tifosi per i festeggiamenti per il trionfo di Euro 2020. “Noi non ci permetteremmo mai e poi mai di sostituirci alle autorità competenti, che immagino abbiano fatto le loro dovute valutazioni prima di quanto avvenuto in Piazza del Popolo la sera prima e poi con il nostro passaggio in città”. Difficile, in altre parole, dire di no alla sfilata degli Azzurri se la notte prima si era dato l’assenso alla festa di piazza. Che poi ironizza: Ho sbagliato lavoro. Dovevo candidarmi; altro che giocare a calcio. Sarei un ottimo ministro della Difesa.

Il caso politico scatenato dal prefetto di Roma

“Avevamo negato il permesso a festeggiare la vittoria dell’Italia agli Europei sull’autobus scoperto, ma i patti non sono stati rispettati”. Così si era espresso ieri il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. A stretto giro e poi arrivata la replica di Gabriele Gravina, presidente della Figc. Il comunicato ufficiale spiegava che “all’arrivo davanti Palazzo Chigi” la Federcalcio aveva ribadito “la richiesta, a questo punto condivisa dalle istituzioni, per un breve tragitto con il bus scoperto”.

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