Questa sera alle 20 termina in Italia la finestra estiva del calciomercato 2021. Una finestra che non ha mancato di regalare sorprese. A fare la voce grossa sono stati soprattutto i francesi del Paris Saint-Germain, che in una sola estate sono riusciti a rinforzare la rosa con gli arrivi a parametro zero di Gianluigi Donnarumma, Sergio Ramos, Georginio Wijnaldum e – dulcis in fundo – dell’asso argentino Lionel Messi, che ha salutato il Barcellona dopo 21 anni in maglia blaugrana.
In questi ultimi giorni a fare molto rumore è stato soprattutto l’addio di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Come annunciato questa mattina dal club bianconero in una nota ufficiale, l’attaccante portoghese ha fatto ritorno nel primo club che lo ha consacrato a livello internazionale, il Manchester United. Le cifre dell’affare parlano di 15 milioni di euro che i Red Devils potranno pagare in cinque esercizi, più altri otto milioni al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. Ciò comporta una minusvalenza nel bilancio 2020/2021 per la Juve di 14 milioni.
Calciomercato, il dominio inglese
Ma quali squadre hanno speso di più in questa finestra di calciomercato? E per quali giocatori? Secondo i dati di Transfermarkt, a meno di colpi clamorosi dell’ultima ora, il podio degli ‘spendaccioni’ è occupato interamente da squadre inglesi. Al primo posto troviamo l’Arsenal con 147 milioni di uscite; a seguire le due squadre di Manchester, lo United con 140 e il City con 127,5 milioni. In quarta posizione i campioni d’Europa del Chelsea con 115 milioni, davanti all’Aston Villa, quinto, con 105,6 milioni di uscite.
Anche la top 3 dei trasferimenti più onerosi ha riguardato la Premier League. Il calciatore più pagato è infatti il britannico Jack Grealish, passato dall’Aston Villa al City per 117,5 milioni di euro. C’è poi Romelu Lukaku, che ha lasciato i campioni d’Italia dell’Inter per far ritorno al Chelsea a fronte di 115 milioni. Sul gradino più basso del podio un altro inglese, l’ala ex Borussia Dortmund Jadon Sancho, andato allo United per 85 milioni.
Spesi 41 miliardi in dieci anni
Il predominio di quest’anno da parte dei club inglesi (escluso l’exploit di parametri zero al Psg), comunque, non fa altro che confermare una tendenza che negli ultimi dieci anni ha caratterizzato il mercato calcistico. A metterlo in luce è un recente report della Fifa, secondo cui nel periodo 2011-2020 sono stati spesi circa 41 miliardi di euro in trasferimenti.
A farla da padrona è soprattutto l’Europa: i primi 30 club per spesa militano infatti nel Vecchio Continente. In totale i cambi di casacca – a titolo definitivo o in prestito – negli ultimi dieci anni sono stati 133.225. Si va dagli 11.890 del calciomercato 2011 al picco raggiunto nel 2019 con 18.079. In totale, i trasferimenti hanno riguardato oltre 200 associazioni membri della Fifa.
Ai procuratori 2,9 miliardi
I movimenti hanno coinvolto 66.789 giocatori e 8.264 club, sottolineando così il ruolo centrale del calcio nell’economia mondiale, rileva la Fifa. I più gettonati sono i giocatori brasiliani (15.128), seguiti da argentini (7.444), britannici (5.523), francesi (5.027) e colombiani (4.287). Nell’ultima decade, inoltre, il numero di club che ha preso parte a trasferimenti internazionali è aumentato del 30%, da 3.167 nel 2011 a 4.139 nel 2019.
Nella top 30 dei club ‘spendaccioni’ domina, come detto, la Premier con 12 squadre. Seguono Spagna e Italia con cinque ciascuna, la Germania con tre, la Francia e il Portogallo con due e la Russia con una. Queste 30 società hanno speso circa 20 miliardi di euro, pari al 47% del totale speso fra il 2011 e il 2020. Infine, nell’ultima decade sono aumentate anche le commissioni dei procuratori, che hanno toccato quota 2,9 miliardi di euro. Nel 2011 si aggiravano attorno ai 111 milioni, nel 2019 sono stati 540 milioni.