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La clamorosa sconfitta dell’Italia contro la Macedonia del Nord nei playoff per Qatar 2022 continua a fare discutere. Sulla debacle azzurra è tornato anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta. “C’è dolore, stupore e dispiacere per tanti motivi. Però bisogna guardare avanti e non pensare che non ci sia una soluzione per il domani. Bisogna evitare di fare errori. La soluzione deve passare sulla condivisione di progetti di politica sportiva con la Lega Serie A. Giusto andare avanti con Mancini? Assolutamente sì, è l’elemento imprescindibile e la sua voglia lo ha dimostrato. Pochi mesi fa ha vinto l’Europeo“, le sue parole.
“Solo nel calcio si chiede testa presidente e ct dopo fallimenti”
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“Tavecchio mi ha chiamato l’altro giorno. Il calcio è sempre una storia a sé, ma oggi in Giunta c’è chi ha chiesto perché solo nel calcio quando la Nazionale va male si chiede la testa del presidente federale e del commissario tecnico. In altri sport in tante occasioni le squadre hanno fallito e non sono saltate teste“, ha aggiunto il presidente del Coni.
“Irresponsabile non fossi preoccupato per Milano-Cortina”
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Il prossimo grande appuntamento che attende l’Italia è l’Olimpiade invernale di Milano-Cortina. Un evento assai prestigioso, la cui organizzazione, inevitabilmente, agita i sonni di Malagò. “Sarei una persona irresponsabile se non fossi preoccupato per le infrastrutture di Milano-Cortina. Abbiamo meno di 4 anni all’evento, ci sono delle regole per le quali le federazioni internazionali chiedono di testare gli impianti un anno prima. Sarà una bella corsa contro il tempo“.
Malagò: “Coni con Petrucci, non giocheremo contro Russia”
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Infine, il presidente del Coni è tornato sulla decisione della Fiba di riaprire a squadre, arbitri e ufficiali di campo della Russia le competizioni di basket internazionali. ”Come Coni siamo al 100% d’accordo con Petrucci. Siamo molto dispiaciuti della scelta della federazione internazionale di attendere maggio, non la comprendiamo. L’Italia non giocherà con la Russia e non lo faranno neanche Islanda e Olanda”, ha concluso Malagò.