Dopo la ‘folle’ notte degli Oscar, Will Smith ha voluto chiedere scusa a Chris Rock per averlo schiaffeggiato sul palcoscenico in diretta mondiale. “Scherzi a mie spese sono parte del lavoro, ma lo scherzo su un problema medico di Jada è stato troppo da sopportare e ho reagito emotivamente”. Il neo-premio Oscar per “King Richard” ha definito “inaccettabile e senza scuse” il suo comportamento. “Voglio farti le mie pubbliche scuse Chris. Ho sbagliato e mi sento imbarazzato. Le mie azioni non sono indicative dell’uomo che vorrei essere”, ha aggiunto l’attore.
Smith torna a scusarsi anche con l’istituzione cinematografica. “Vorrei anche scusarmi con l’Academy, i produttori dello spettacolo, tutti i partecipanti alla cerimonia e tutti quelli che l’hanno vista in tutto il mondo. Vorrei scusarmi con la famiglia Williams e la mia famiglia. Sono profondamente dispiaciuto che il mio comportamento abbia macchiato quello che è stato un viaggio altrimenti meraviglioso per tutti noi”, conclude Smith che si definisce “un lavoro in corso”. C’è chi sostiene che però queste parole potrebbe non bastare per mettere fine alla querelle. Ecco perché.
Will Smith e le scuse iniziali all’Academy, ma non a Chris Rock (che può ancora denunciarlo)
Nel momento in cui Smith è stato premiato come Miglior attore protagonista, ha voluto immediatamente porgere le proprie scuse all’Accademy per il comportamento tenuto pochi minuti prima. Chris Rock aveva ironizzato sulla testa rasata di sua moglie Jada Pinkett Smith. L’attrice soffre di alopecia e, da qualche mese, anziché coprire la testa con sciarpe e cappelli, ha optato per un radicale taglio alla “G.I. Jane”.
Era stato questo il commento che Rock aveva fatto a sue spese per far ridere la platea di Hollywood. Smith, seduto con lei in prima fila, non ci aveva visto più lasciando esterrefatti gli spettatori della diretta sulla Abc. Sulle prime si era pensato a uno scherzo, ma l’insulto che ha accompagnato lo schiaffo ha presto tolto ogni dubbio: “Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca”, ha urlato due volte Smith. Un comportamento che rischierebbe non solo di togliergli l’Oscar appena conquistato, ma anche (addirittura) la propria libertà personale. L’ipotesi del carcere, infatti, non può essere ancora esclusa.
È vero che, almeno apparentemente Chris Rock non sembrerebbe essersela presa troppo. Tanto che (per ora) non ha voluto denunciare il suo aggressore. Tuttavia, dal punto di vista penale, potrebbe non essere tutto risolto. Rock, infatti, ha ancora tempo per denunciare Will Smith. Secondo la legge statunitense si può segnalare un’aggressione fino a sei mesi dopo l’accaduto. Un’eventuale condanna comporterebbe il pagamento di una multa intorno ai 100mila dollari. Ma, se giudicato colpevole, Will Smith rischierebbe fino a 6 mesi di carcere. In ogni caso, a confermare che Rock non ha agito legalmente è il dipartimento della polizia di Los Angeles, che ha chiarito che al momento non c’è nessuna indagine in corso.
Esiste, tra l’altro, un precedente tra i due: nel 2016, sempre alla notte degli Oscar. Numerose critiche inondarono quell’edizione per la mancanza di candidature di attori neri. Tra le assenze più rumorose anche quella dello stesso Will Smith, che l’anno prima aveva recitato in “Zona d’ombra – Una scomoda verità”. Jada Pinkett in quell’occasione aveva lanciato un boicottaggio degli Oscar, promosso anche dal regista Spike Lee.
Chris Rock invece aveva partecipato alla cerimonia ed era salito sul palco con un completo total white per recitare un pezzo in cui prendeva in giro gli attori che avevano lanciato il boicottaggio. “Jada ha boicottato gli Oscar? È come se io boicottassi le mutandine di Rihanna. Non sono mai stato invitato!”. E poi ancora su Will Smith: “Non è giusto che Will Smith non sia stato messo nomination. Ok, chiaro. Ma non è nemmeno giusto che sia stato pagato 20 milioni per Wild Wild West”. Il riferimento è al film interpretato da Smith nel 1999.
I commenti dei colleghi non sono mancati e, oltre agli amici che hanno confortato Smith, c’è già chi chiede la revoca del titolo come Miglior attore protagonista e la riconsegna della statuetta dorata. Un autosabotaggio quello di Will Smith che potrebbe andare ben oltre la figuraccia. L’attore, già evidentemente alle prese con le conseguenze del suo gesto, non compare nella classica foto di gruppo finale con i colleghi premiati per le loro interpretazioni. Il ritiro della statuetta sarebbe un brutto colpo per l’immagine dell’attore che, insieme all’aggressione, rischia di vedersi privato di parte del suo lavoro.