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Teatro Regio: la prima apertura è per il personale ospedaliero

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Il Teatro Regio di Torino riapre per la prima volta dopo i fatti del Coronavirus, e il sovrintendente Sebastian Schwarz non nasconde il proprio entusiasmo per l’importante novità: “Questa è la prima apertura dopo il lockdown, è molto emozionante per tutti noi. L’idea è nata due settimane fa, si può creare anche all’ultimo momento in questo periodo“.

Teatro Regio: l’emozione della riapertura

Lo storico luogo della musica riapre le proprie porte, e terrà un concerto aperto solo per il personale ospedaliero piemontese. Una decisione che il sovrintendente del Teatro Regio ha voluto spiegare con parole chiare: “Volevo che potesse rimanere una traccia tangibile di questo periodo. Non voglio parlare né del commissariamento, né dell’autunno in questo momento. Perché ovviamente abbiamo una stagione preparata. Vediamo con l’andamento dei decreti cosa ci sarà permesso. Oggi siamo qui con non più di 200 persone tra il pubblico, vedremo dopo l’estate che permessi ci saranno per il Piemonte. Speriamo di riprendere l’attività con più pubblico, come già avviene in altre Regioni“.

Perché proprio il Requiem di Mozart

Al Teatro Regio sarà suonato il Requiem di Mozart, una scelta che Schwarz ha motivato così: “Abbiamo registrato il Requiem di Mozart, proprio per iniziare la prossima stagione il 28 ottobre con qualcosa in mano. Si tratta di un cd per tornare con il Teatro Regio anche nelle case dei nostri spettatori. Il direttore di orchestra viene da Bergamo, una zona molto colpita. Quindi anche per lui è emozionante essere qui a fare le prove per il concerto“.

Un brano che secondo il sovrintendente potrà essere di ispirazione per il pubblico, del Teatro Regio e non solo: “Sappiamo che il Requiem di Mozart ha preso spunto da musiche che aiutavano a elaborare il lutto. Ma allo stesso momento ha usato anche musiche riferite alla guarigione e alla vita“.

Sara Iacomussi

Classe 1992, da ottobre 2018 è la corrispondente da Torino per importanti editori in veste di videogiornalista. Formata al Master in Giornalismo Giorgio Bocca, è professionista dal 2017

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