Il mondo dello spettacolo, dal cinema ai concerti, ripone grande fiducia nel Green pass per la ripresa totale degli eventi e per riportare le persone nei luoghi della cultura con una capienza del 100%. Il mondo dello spettacolo dal vivo ha inviato una lettera a Dario Franceschini, ministro della Cultura, in cui l’appello è quello di “poter contare sulla ripartura con accesso totale alle sale, cioè al 100% della capienza“.
Tra i primi a firmare la lettera rivolta a Franceschini: Paolo Sorrentino, Michele Placino, Andrée Ruth Shammah del Teatro Franco Parenti di Milano e Filippo Fonsatti, direttore del Teatro Stabile di Torino e presidente di Federvivo-Agis.
Il mondo dello spettacolo scrive al ministro Franceschini: “Importante avere una data per misure meno restrittive sull’occupazione delle sale”
“Il mondo dello spettacolo dal vivo è stato virtuoso fin dall’inizio della pandemia. Ora, fiduciosi dell’efficacia protettiva del Green Pass, speriamo di poter contare alla riapertura delle nostre stagioni su un accesso completo alle sale” si legge nella lettera.
E continua: “Questa norma è indispensabile perché si possa costruire la stagione e contare su ricavi indispensabili all’ammortamento degli investimenti di produzione e spese giornaliere“. Nella lettera, inoltre, si fa riferimento all’utilizzo del Green pass come strumento per superare “l’attuale limitazione dovuta al distanziamento“.
“Sarebbe importante poter avere l’indicazione di una data per misure meno restrittive sull’occupazione di sale e luoghi all’aperto. Questo per poter programmare produzioni e circuitazione degli spettacoli che hanno subito nel corso delle ultime due stagioni cancellazioni e rinvii senza certezze“. Nella lettera viene ribadito, da parte del mondo dello spettacolo, l’augurio che venga mantenuto il “forte impegno” dimostrato dal ministro Franceschini con la sua lettera al premier Draghi.
Anche il mondo della musica chiede l’utilizzo del Green pass per tornare ai concerti pre-Covid
Negli scorsi giorni diversi artisti, primo tra tutti Cosmo, hanno espresso le loro preoccupazioni in merito alla ripresa dei concerti. In particolare, il produttore e artista ha inviato una lettera a Stefano Bonaccini, presidente ella Regione Emilia Romagna, e a Elly Schelin, vicedepsidente, per chiedere che i suoi tre concerti previsti per ottobre a Bologna siano autorizzati in deroga. Questo, identificando nel Green pass “un’opportunità per tornare alla normalità”.
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Alle sue parole, come detto, si sono uniti diversi artisti del mondo della musica. Da Mahmood (costretto ancora una volta a rinviare il tour) a Margherita Vicario, da Frankie Hi-NRG a Levante. “Sarò onesta: a me ineressa solo la direzzione, quella che spiani la strada per un’intera comunità e che avvenga al più presto possibile” ha scritto Levante in un lungo post pubblicato sul sul profilo Instagram.
“Per questa nuova estate siamo tornati tutti adulti e vaccinati sopra e sotto al palco. Quando è arrivato il momento del Geen Pass lo abbiamo tirato fuori. […] Ci siamo comportati come ci è stato chiesto, senza protestare più di tanto perché ‘queste sono le regole!'”. Ma le regole seguono davero una logica? E, di grazia, riuscite a spiegarmi quale sarebbe la logica di un gruppo di persone che, nonostante abbia fatto il vaccino e dunque mostrato il Green pass per accedere alla vita sociale che da due anni agogna, deve continurae a comportarsi come ai concerti dell’estate 2020? Dunque quale sarebbe il passo in avanti che abbiamo fatto?“.
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