Il successo di “Squid Game” è ormai sotto gli occhi di tutti. A meno di un mese dall’uscita, lo scorso 17 settembre, ha scalato la top 10 di Netflix a livello mondiale ed è diventata una delle serie tv più viste sulla piattaforma. Potrebbe infatti, secondo Ted Sarandos, co-CEO di Netflix, diventare il contenuto più popolare di sempre, superando sia “La Casa di Carta” che “Bridgerton”.
La serie tv coreana, scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk, non ha fatto altro che mostrare a tutto il mondo le enormi potenzialità del cinema e della serialità sudcoreana. Tornando indietro di soli due anni, nel 2020, abbiamo assistito al successo agli Oscar di “Parasite“, capolavoro di Bong Joon-ho, che ha spinto il grande pubblico a interessarsi al cinema sud-coreano. Non solo il settore musicale, con il fenomeno dei BTS, sta portando il mondo a volgere lo sguardo verso il Paese asiatico.
Il successo di “Parasite” e le pellicole sud-coreane da non perdere
Come detto, “Parasite” ha trionfato nel 2020 agli Oscar, vincendo ben quattro premi, tra cui miglior film. In questo modo è diventato il primo film non in lingua inglese a trionfare al premio cinematografico più importante. Ma non solo. Perché la pellicola di Bong Joon-ho ha vinto anche la Palma d’oro alla 72esima edizione del Festival di Cannes, nel 2019. Così, è diventato il primo film sudcoreano ad aggiudicarsi questo importante riconoscimento.
“Parasite” è, però, solo uno dei film sudcoreani di grande successo che stanno scrivendo la storia cinematografica del Paese. Tra i titoli di spicco, di cui molti conosceranno la versione americana diretta da Spike Lee, c’è “Old Boy“, diretto da Park Chan-wook. Anche qui, come in “Squid Game”, quella che ci viene proposta è una storia piuttosto cruda. Infatti, il lungometraggio, tratto dal manga omonimo di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya, segue la storia di Oh Dae-su, un uomo rimasto imprigionato in una cella per ben 15 anni. Una volta rilasciato, il protagonista rimane comunque intrappolato in un gioco di vendetta e cospirazione. Accolto positivamente dalla critica, “Old Boy” è considerato uno dei grandi capolavori del cinema sudcoreano e ha ricevuto anche il plauso di un grande regista americano, Quentin Tarantino.
Nel cinema sudcoreano, però, non vengono raccontate solo storie cruente alla “Squid Game”. Infatti, nel 2020 è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival “Minari“, lungometraggio scritto e diretto da Lee Isaac Chung e vincitore del Golden Glob per il miglior film staniero. La pellicola, uscita nelle sale lo scorso 26 aprile, racconta la storia di una famiglia coreana che si trasferisce in una fattoria dell’Arkansas per inseguire il sogno americano. Tra le sfide di questa nuova vita, i protagonisti impareranno l’innegabile importanza e resilienza della famiglia.
Non solo “Squid Game”: le serie tv sud coreane da vedere
Netflix propone una vasta selezione di serie tv sudcoreane, adatte a tutti i gusti. Oltre a “Squid Game”, ad andare per la maggiore sono le serie di genere sentimentale, da “It’s Okay Not Be Okay” a “Crash Landing You“. La prima segue le vincende di Moon Gang-tae, infermiere di un istituto psichiatrico, e Ko Moon-young, scrittrice di libri per bambini che soffre di disturbo antisociale della personalità. La seconda, invece, racconta la storia di Yoon Se-ri, una ricca ereditiera che facendo parapendio precipita in Nord Corea, dove incontra l’ufficiale Ri Jeong-hyuk, che l’aiuterà a nascondersi. Senza nessuno spoiler, potete già immaginare cosa accadrà ai due.
Non solo “lovely drama”. Infatti, tra le serie tv sudcoreane, trovano spazio anche diversi altri generi, tra cui il fantasy. È il caso di “Kindgom“, serie originale Netflix suddivisa in due stagioni che, ambientata nel periodo Medievale, racconta la storia di un principe ereditiero, unico in grado di salvare la vita di suo padre e dei sudditi del suo regno.