Dopo le indiscrezioni riportate nei giorni scorsi, nella giornata di giovedì è arrivata l’ufficialità: l’AGCOM, Autorità Garante per le Comunicazioni, ha adottato una serie di provvedimenti (tre nello specifico) nei confronti della piattaforma streaming DAZN. La speranza del Garante è che si arrivi a una svolta definitivamente positiva per quel che riguarda il servizio di trasmissione delle partite della Serie A di calcio. Mettendo dunque la parola fine alle polemiche di questi mesi.
DAZN, quando e come richiedere gli indennizzi
Il primo punto illustrato dall’AGCOM riguarda la qualità del servizio streaming e la possibilità, da parte dell’utente, di richiedere indennizzi. In particolare, l’autorità comunicato di aver fissato “parametri di qualità oggettivi”, “soglie” e “criteri” perché un utente possa richiedere un indennizzo in caso di difficoltà di accesso all’applicazione o di problemi di visione di un particolare evento trasmesso da DAZN.
Conteranno, fra i parametri di qualità, anche il livello di risoluzione video, il numero di disconnessioni non dipendenti dall’utente e il tempo totale di “freezing” (il blocco dell’immagine). DAZN dovrà consentire all’interno della stessa app la verifica dei parametri. I dati dovranno essere memorizzati nell’area utente per almeno sei mesi per ciascuno degli eventi presi in esame.
Qualora l’analisi dei parametri dovesse effettivamente confermare il disservizio, gli utenti potranno chiedere un indennizzo attraverso la piattaforma Conciliaweb di AGCOM. Dovranno farlo, però, entro e non oltre sette giorni dalla prima trasmissione dell’evento. Al modulo da compilare, l’utente dovrà allegare il contratto di adesione a DAZN (si trova nell’area utente) e quello con il proprio provider internet (con indicazione della banda minima garantita). Oltre, naturalmente, a una schermata che mostri i dati rilevati dal tool di verifica che DAZN dovrà mettere a disposizione.
DAZN sarà tenuta, in caso di accoglimento della domanda di rimborso, a restituire l’utente il 25% dell’abbonamento mensile. La cifra non tiene conto di sconti e promozioni. L’azienda avrà tre mesi per adeguarsi al provvedimento. AGCOM, dal canto suo, verificherà entro la fine della stagione 2021/22 l’adozione delle misure.
Gli altri due provvedimenti: nessuna multa, per ora
Per quel che riguarda gli altri due provvedimenti emessi dall’AGCOM nei confronti di DAZN, il primo conferma l’avvio di una procedura sanzionatoria. Al termine si quest’ultima, la piattaforma streaming potrebbe ricevere quella multa che gli addetti ai lavori, in realtà, attendevano già adesso.
L’ultimo, invece, non riguarda direttamente l’utente ma è importante dal punto di vista della gestione economica dell’azienda. AGCOM ha stabilito, infatti, che DAZN dovrà registrare gli ascolti dei propri programmi affidandosi ad Auditel per quel che riguarda la stagione attuale e a un altro operatore, “in grado di produrre un dato univoco, trasparente e certificato di total audience in conformità alla regolamentazione vigente” per i due anni successivi. Tutto ciò per garantire massima trasparenza con gli inserzionisti e a livello di diritti tv.
La risposta (diplomatica) di DAZN
Commentando i provvedimenti dell’AGCOM, i vertici della piattaforma streaming hanno mantenuto un tono decisamente diplomatico. “DAZN prende atto delle deliberazioni di AGCOM in merito ai tre provvedimenti per qualità del servizio, tutela dei consumatori e indici ascolto – si legge in una nota -. Riservandosi di leggere il dettaglio delle decisioni prese dall’Autorità”.