A distanza di qualche giorno non si spengono le polemiche per il concerto tenuto da Salmo a Olbia, in Sardegna. L’evento, a cui era possibile accedere in modo gratuito, non prevedeva posti a sedere come imposto dalle norme anti-Covid in vigore, e diversi spettatori si sono presentati senza indossare la mascherina.
In tanti si sono scagliati contro il rapper, a partire da due colleghi amatissimi come Fedez e Alessandra Amoroso, convinti di come sia fondamentale invitare tutti ad agire con cautela e nel pieno rispetto delle regole che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi. Ma c’è stato chi non ha avuto timore di dire la sua pur essendo una voce fuori dal coro: Francesco De Gregori.
“Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate”, sono state le parole di uno degli artisti italiani più amati.
De Gregori ritiene sia necessario fare qualcosa di concreto per i lavoratori dello spettacolo, una delle categorie più colpite dalle restrizioni introdotte per contrastare la diffusione della pandemia: “A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica leggera e per il nostro pubblico”, ha sottolineato ancora.
Ben diversa è stata, invece, la presa di posizione di Fedez e Alessandra Amoroso, tra i primi a scagliarsi duramente contro Salmo. L’artista sardo si è però difeso con determinazione: “Che io abbia fatto una cazzata è discutibile, perché il live è stato fatto sotto una ruota panoramica a dieci metri dal corso dove minimo ci sono diecimila persone al giorno in giro ammassate e senza mascherina, visto che l’obbligo in pubblico non c’è più. Quindi se io mi fossi affacciato al corso sarebbe stato uguale. Quindi quali sono le regole che ho infranto? Quali sarebbero le regole previste per un concerto all’aperto, senza ingresso, senza recinzioni, accessibile a tutti a fianco al centro in una zona turistica?“.
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Non solo, il rapper ha precisato ulteriormente cosa lo abbia spinto a organizzare il concerto secondo queste modalità. “Un live seduti, distanziati e con le mascherine sarebbe stato ‘triste‘, quindi meglio essere ‘ipocrita e stro….’ Lo so, però mi sono battuto per le mie idee, perché le regole non vanno bene“.
La motivazione addotta da Salmo, secondo il quale infrangere le regole lo renderebbe un artista, ha scatenato la reazione sarcastica di Ermal Meta, che ha provocato il collega su Twitter: “Ho appena scoperto di non essere un artista perché rispetto le regole”.
Durissima anche la presa di posizione di Selvaggia Lucarelli: “Io non sto neanche più a discutere l’opportunità di fare e non fare. Non si può ignorare la profonda ingiustizia nel vedere che nei concerti c’è un mondo di persone che si sbatte per rispettare le regole e poi assiste a questo (il concerto gratuito di Salmo)”, ha scritto lei su Twitter.
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