Plaza Raffaella Carrà a Madrid è ormai cosa fatta. Lo ha confermato in un tweet Rita Maestre, portavoce della lista di opposizione Màs Madrid e presente nel consiglio comunale della capitale spagnola. Non è esattamente una pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dove infatti ancora non c’è traccia della risoluzione che sembra essere stata presa tra l’8 e il 9 giugno 2022. Ma comunque sembra un “impegno concreto” dell’opposizione al sindaco José Luis Martínez-Almeida.
La proposta di dedicare una piazza dedicata a Raffaella Carrà a Madrid era stata lanciata pochissime ore dopo la sua scomparsa. Già nel luglio 2021, infatti, Màs Madrid (“l’alternativa verde, femminista e per la giustizia sociale a Madrid”) si era fatta portavoce di una proposta concreta per omaggiare “un’icona della musica, della libertà e della comunità LGTBQ+”. Tanto da proporre nel consiglio comunale del 14 luglio, a una settimana dalla morte di Raffaella, l’intitolazione dell’area compresa “tra i numeri 43 e 45 di Calle Fuencarral”. Là, all’incrocio con Augusto Figueroa, c’è uno spazio finora noto come Plaza del Olivo, proprio per la presenza di un grande albero di olivo al centro della piazza.
Raffaella Carrà: “Icona di riferimento per tutti gli uomini e le donne di Madrid”
Il gruppo consiliare ha motivato così la proposta. “Raffaela Carrà è stata premiata come Queen of Pride World Gay Icon al World Pride tenutosi a Madrid nel 2017. E ha partecipato alla realizzazione della bandiera arcobaleno che l’allora governo municipale (da loro guidato, ndr) espose sulla facciata di Cibeles. Riconoscere la sua figura in uno spazio pubblico della città come Calle Fuencarral, tra i quartieri di Chueca e Malasaña, ha un valore particolare […]. E omaggia in pieno la memoria di questa donna, cantante, compositrice, presentatrice, ballerina, coreografa e icona di riferimento per tutti gli uomini e le donne di Madrid, in particolare per il collettivo LGTBQ+”.
Perché Vox è contraria a questa intitolazione
Come scrive il Diario, l’inaugurazione avverrà il 6 luglio. A un anno e un giorno dal primo anniversario della morte. Durante il Gay Pride, ovvero il MaDo – Madrid Orgullo. Nella piazza sarà installata anche una targa, fortemente voluta da tutti i gruppi politici del Comune di Madrid, tranne che quello di Vox. Motivo? Il partito dell’estrema destra spagnola non vedrebbe di buon occhio la figura di Raffaella Carrà. Non tanto per via del fatto che non fosse a tutti gli effetti una cittadina spagnola (elemento, comunque, da non sottovalutare). Ma quanto piuttosto per la sua popolarità trasversale, a partire dal fatto di essere stata soprattutto un’icona gay.
Qualche mese fa Vox aveva tentato di contrastare la Legge sull’identità e l’espressione di genere e la Protezione globale contro le discriminazioni LGTBTQIA+. Entrambe approvate nel 2016 con il governo di Cristina Cifuentes, allora presidentessa della comunità autonoma di Madrid. Il ddl di Vox conteneva un testo senza riferimenti specifici alla discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, sostituendoli con una generica discriminazione per “qualsiasi altra circostanza personale”.