Paolo Bonolis ha raccontato come è riuscito a superare il problema della balbuzie da bambino: il conduttore ha svelato il trucco praticato.
Paolo Bonolis con i suoi programmi è riuscito a conquistare il pubblico. Da qualche settimana è terminata la dodicesima edizione di Avanti un altro. Nel momento dei saluti, le sue parole hanno lasciato qualche perplessità. Ha affermato che il format dovrebbe esserci anche l’anno prossimo, ma usando il condizionale non ha dato una conferma ufficiale. Anche se, lui stesso, prima ancora, aveva smentito le dichiarazioni dell’autore Marco Salvati, in cui diceva che non ci sarebbe stata una nuova edizione.
Il game show è seguitissimo, come lo sono tutte le altre sue trasmissioni. Guardandolo quotidianamente sul piccolo schermo, salta all’ascolto la sua eloquenza, fluida e veloce. Ma quando era un bambino, il conduttore, a quanto pare, ha combattuto con la balbuzie. Ne ha parlato diverse volte, e qualche anno fa, nel corso de L’intervista di Maurizio Costanzo, ha raccontato di essere stato preso in giro a scuola ma di non aver mai subito bullismo. Di recente, è tornato a parlare di questo problema, svelando come è riuscito a superarlo.
Paolo Bonolis parla della balbuzie: ha svelato come è riuscito a combatterla
Nel corso del programma L’Intervista di Maurizio Costanzo, qualche anno fa, Paolo Bonolis aveva parlato del problema della balbuzie che da piccolo l’ha accompagnato. A scuola ridevano per questo, tanto che, gli insegnanti dovevano interrogarlo per iscritto. Man mano che è entrato nella fase adolescenziale, è riuscito a superarla del tutto. A marzo, ospite da Piero Chiambretti, nel format La Tv dei 100 e uno, ha avuto modo di parlarne nuovamente.
I bambini, infatti, gli hanno fatto delle domande in merito e il conduttore non si è sottratto alla loro curiosità. Ha spiegato di aver combattuto la balbuzie facendo teatro: “Mi hanno fatto fare teatro a scuola e ho capito che sulla parte imparata, non avevo problemi di balbuzie”. Aveva imparato una battuta che continuava a ripetere senza sosta, arrivando alla soluzione, ovvero doveva trovare una corsia preferenziale: “Io dovevo dire ‘arrivano le guardie’ e quando ho imparato a dire le mie battute, non smettevo più. Mi sono accorto che potevo parlare perché sapevo”.
Grazie al teatro è riuscito a capire come affrontare il problema, ma soprattutto a superarlo. Ancora oggi mette in pratica questo trucco, se serve. Nel corso dell’intervista, Bonolis ha anche svelato che i suoi genitori lo prendevano in giro. Suo padre, quando non riusciva a parlare, gli diceva: “Aò, scrivi…”. Oggi la sua eloquenza è decisamente scorrevole, tanto che, durante l’ultima fase del gioco ad Avanti un altro, pronuncia le domande con la massima velocità e senza aggrovigliarsi con le parole.