E’ stato trovato morto nella sua casa di Miami il dj Erick Morillo, diventato celebre soprattutto per il brano “I like to move it“, colonna sonora del film “Madagascar“, apprezzato da grandi e piccini. Le cause del decesso non sono ancora note, ma, stando a quanto fa sapere il sito americano TMZ, le autorità hanno deciso di aprire un’inchiesta.
Un portavoce del dipartimento di Miami ha sottolineato di non avere individuato alcun indizio che potrebbe far pensare a una morte violenta, ma sarà l’autopsia a chiarire tutto. L’uomo aveva solo 49 anni.
Non solo Madagascar nella carriera del dj Erick Morillo
Erick Morillo era particolarmente apprezzato dagli amanti della musica dance/house, che gli ha permesso di farsi conoscere già negli anni ’90 grazie al duo Reel 2 Real. Risale invece al 1994 il suo brano più celebre “I like to move it“, diventato un vero e proprio tormentone grazie al film “Madagascar“, noto anche per la versione italiana “Mi piace se ti muovi“.
Nel 1996 ha poi deciso di provare ad affermarsi come solista e, fino al 2012, è stato una presenza fissa al Pacha di Ibiza, uno dei locali più noti dell’isola.
A lui si deve anche la fondazione di un’etichetta discografica, la Subliminal Records, dedicata esclusivamente alla musica house e nata grazie alla collaborazione con Harry Romero e Josè Nuñez. Anche questo progetto si è rivelato vincente: gli ha permesso infatti di conquistare il “Best International DJ” nel 2002 e il “Best House DJ” nel 1999 e nel 2001. Ad apprezzarlo erano anche tanti colleghi: è stato lui a realizzare il remix di brani di artisti importanti quali Whitney Houston, Puff Daddy e Boy George.
I recenti problemi con la giustizia
Recentemente dj Erick Morillo era stato arrestato per violenza sessuale (poi rilasciato su cauzione) dopo la segnalazione di una donna che ha raccontato di averlo conosciuto a una festa e di essere stata violentata. La presunta vittima ha sostenuto di avere seguito l’uomo nella sua abitazione e di essersi poi risvegliata nuda. Lui ha sempre negato tutto. Le manette erano però scattate dopo alcuni test eseguiti dalla polizia.
Venerdì prossimo, 4 settembre, era in programma l’udienza. L’amico e collega Yousef ha rivelato su Twitter come questo fatto avesse generato non poca preoccupazione nell’artista. Si cercherà di capire tramite l’autopsia anche se possa esserci un legame tra il decesso e la denuncia.