Il mondo dello spettacolo piange la scomparsa di Bruno Arena, uno dei due componenti dei Fichi d’India, comici lombardi che erano stati ta i più amati di “Zelig”. A darne notizia è stato il figlio Gianluca con un messaggio che ha straziato chi lo seguiva in Tv, oltre che i tanti suoi colleghi e amici: “Non ero pronto, ma tanto non lo sarei mai stato. Buon viaggio papà… lasci un vuoto immenso”.
Addio a Bruno Arena: chi era il comico
Bruno Arena era nato a Milano il 12 gennaio 1957, pur essendo di origini messinesi. Una volta concluso il liceo artistico, si è iscritto all’ISEF ed è diventato insegnante di educazione fisica in diversi istituti della provincia di Varese, dove poi si era trasferito.
La passione per il mondo dello spettacolo era però fortissima in lui e lo ha portato a lavorare come animatore nei villaggi turistici a inizio anni ’80. Nel 1984 era poi rimasto coinvolto in un incidente in cui era rimasto sfigurato, ma questo non aveva intaccato la sua voglia di fare ridere la gente. E così effettivamente è avvenuto, grazie all’incontro con quello che poi è diventato più di un collega, Max Cavallari, datato 1988.
I due hanno così costituito il duo de “I Fichi d’India”, nato in una vacanza in Sicilia e hanno ottenuto la popolarità grazie alla partecipazione a programmi quali “La Sai l’ultima?”, “Zelig” e “Colorado”. Non sono poi mancate anche le esperienze a teatro, in radio e al cinema.
Nel gennaio 2013 era inoltre stato colpito da un aneurisma proprio mentre stava registrando una puntata di “Zelig”. L’artista era stato operato d’urgenza al San Raffaele di Milano e aveva poi lasciato l’ospedale circa un mese dopo per proseguire il recupero in un centro specializzato. La sua prima apparizione in pubblico successiva al malore era datata 5 aprile 2014 allo stadio San Siro. In quell’occasione lui ha voluto seguire l’Inter, squadra di cui era tifoso, contro il Bologna.
Il grande amore con Rosy
Il comico era legato ormai da trentacinque anni a Rosy Marrone, mamma dei suoi due figli. I due si erano risposati due anni dopo l’ictus nella chiesetta della clinica in cui era ricoverato: “Le nozze d’argento sono state l’anno scorso, ma non abbiamo potuto festeggiare perché Bruno era in ospedale – erano state le parole della donna -. Stavo organizzando una grande festa, ma poi è successo quello che è successo. Quindi ho dovuto rimandare. Rimandare, però, non cancellare. Una festa ha sancito il nostro ‘nuovo matrimonio’. Per l’occasione ho indossato il mio abito da sposa, senza che lui lo potesse immaginare. È stato come rivivere quel giorno lontano la stessa felicità”.
In questi anni difficili lei non lo ha mai lasciato solo, ma anzi lo ha aiutato a vivere il più possibile una quotidianità all’insegna della normalità.