Milano, flash mob per la musica: “Franceschini deve ascoltarci”

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Abbiamo fatto un flash mob per rappresentare tutta la filiera della musica e soprattutto gli invisibili che sono determinanti per questo settore. In questi momento la politica non ci ascolta e vogliamo che il ministro Franceschini ci consideri“. Sono queste le parole degli organizzatori del flash mob silenzioso organizzato ieri mattina in Piazza del Duomo, a Milano. “Non chiediamo privilegi, ma vogliamo dire che facciamo lavori poco tutelati. La musica è stata messa sotto il tappeto. Siamo qui per aprire almeno una discussione“. Tanti i cantanti che hanno partecipato alla manifestazione.

Manuel Agnelli: “Il governo pensa a chi gli rompe i coglioni e noi vogliamo farlo”

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Tra questi anche Manuel Agnelli, che ha voluto dire la sua sulla grave situazione economica in cui versa la musica: “Ci sono delle urgenze che vanno risolte. I lavoratori intermittenti sono quelli che sono rimasti a casa senza nessun tipo di diritto o assistenza. Oltre a loro ci sono poi tante altre cose che vanno riformate“. Il cantante ha poi voluto lanciare una provocazione al governo. “Un futuro senza musica non si rischia, anche se viene sempre sottostimata. Credo che sia ora di prendere in esame la situazione e penso che sia compito nostro mettere pressione. Il governo pensa a tante cose e pensa prima a chi gli rompe i coglioni e noi stiamo cercando proprio di farlo“.

Cosmo: “Salvini spesso dice boutade. Va ignorato”

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Anche Cosmo, a margine del flash mob, ha commentato il momento di difficoltà del settore. “Il flash mob è stato fatto perchè la situazione è grave. Finora la risposta istituzionale non è stata affatto sufficiente e siamo praticamente ignorati. Quindi eravamo qui per dire che esistiamo e che c’è un settore che ha bisogno di essere considerato“, le sue parole.

Il cantante ha poi lanciato una frecciata a Matteo Salvini in merito alla polemica con Sergio Sylvestre per l’inno di Mameli in occasione della finale di Coppa Italia. “Quello che dice Salvini ha spesso l’aspetto di una boutade per attirare attenzione mediatica. Penso che vada ignorato“. Infine, ha concluso parlando del comportamento dei giovani durante il lockdown. “Credo che i giovani siano stati molto responsabili e ci vogliono delle maniche larghe da parte della politica. Vorrei dei politici che dicessero di avere la situazione sotto controllo e di smetterla di denunciare. La politica invece dà retta alle paranoie dei cittadini“.

Diodato: “Smuoviamo cifre importanti. Il governo deve ascoltarci”

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Al flash mob ha partecipato anche il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, Diodato. “Vogliamo far arrivare al governo la voce di tantissimi professionisti che lavorano nel mondo della musica affinché prendano in considerazione tutti gli emendamenti presentati e che fino ad ora sono stati ignorati“, le sue parole. E ancora: “Non venire presi in considerazione ci dispiace anche perché smuoviamo delle cifre consistenti. Dietro ogni concerto ci sono decine e decine di persone e noi cerchiamo di essere il loro megafono. Ovviamente ci sono tanti invisibili anche nel nostro mondo. Questo periodo ci offre la possibilità di affrontare tanti problemi“.

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