Il mondo dello spettacolo e del cinema italiano piange la scomparsa di Libero De Rienzo, attore classe 1977 che aveva interpretato, tra gli altri, Giancarlo Siani nel film “Fortapàsc”, uno dei suoi maggiori successi. L’artista di origine napoletana è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Roma in zona Madonna del Riposo. È stato un amico, che ha tentato più volte di mettersi in contatto con lui senza ottenere risposta, a lanciare l’allarme, ma l’arrivo dei soccorsi sul posto si è rivelato inutile.
La passione per il cinema in Libero De Rienzo, nato a Napoli il 24 febbraio 1977, gli è stata trasmessa dal padre, Fiore De Rienzo, che è stato aiuto regista di Citto Maselli. Non si è dovuto attendere molto per il suo esordio davanti alla macchina da presa, arrivato grazie a un film per la Tv, “Più leggero ma non basta”, uscito nel 1998. L’anno successivo ha invece debuttato al cinema in “La via degli angeli”, dove ha avuto la possibilità di essere diretto da un regista del calibro di Pupi Avati.
Da lì in avanti gli impegni sono stati sempre più numerosi. Tra le pellicole a cui ha preso parte ci sono “Asini” con Claudio Bisio, “A mia sorella” e “Benzina”. Grazie al ruolo di Bartolomeo Vanzetti, detto Bart, in “Santa Maradona” di Marco Ponti, ha conquistato il David di Donatello. Successivamente ha avuto modo di lavorare ancora con Ponti in “A/R Andata + Ritorno“.
Diverse anche le fiction in cui ha recitato. Basti pensare a “Il sequestro Soffantini“. “La mia casa in Umbria” e “Nassiriya: per non dimenticare“. È stato inoltre apprezzatissimo per il ruolo di Giancarlo Siani, il giornalista de “Il Mattino” assassinato dalla camorra in “Fortapàsc” (2009). Grazie a questa pellicola ha ottenuto un’altra nomination al David.
Ma non si possono non citare anche altre opere di successo quali “Le ultime 56 ore“, “Tutti al mare”, “La kryptonite nella borsa” e le fiction “Aldo Moro – Il presidente” e “Caccia al Re – La narcotici”.
È stato inoltre nel cast della trilogia di “Smetto quando voglio“, di “Una vita spericolata” e delle serie Tv dedicate a Pier Paolo Pasolini e all’Operazione Mafia Capitale. Pur essendo perfetto per i personaggi drammatici, lo abbiamo visto anche nella commedia “La casa di famiglia“, al fianco di Lino Guanciale e Matilde Gioli. Il suo ultimo film è stato “Fortuna“, ispirato alla vicenda di Fortuna Loffredo.
L’artista napoletano, nonostante il successo, ha sempre fatto il possibile per tutelare la sua vita privata. Da quando aveva due anni si era trasferito a Roma per seguire gli impegni di lavoro del padre, ma ha sempre mantenuto un legame indissolubile con la città partenopea. L’attore era sposato con la costumista Marcella Mosca, da cui aveva avuto due figli di sei e due anni.
Il corpo sarà sottoposto ad autopsia. Al momento la causa più probabile del decesso sembra essere l’ìnfarto. Successivamente sarà sepolto in Irpinia, accanto alla mamma.
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