La tanto vociferata serie tv su Harry Potter sembra sempre più vicina a diventare realtà. Dopo i primi rumor, messi in circolazione da Variety tramite un report risalente all’inizio del 2021, nuove conferme arrivano da un recente articolo di Bloomberg, che parla di un imminente accordo tra Warner Bros. Discovery e J.K. Rowling per una trasposizione dei romanzi del maghetto sul piccolo schermo. Proprio come sognato da molti fan, a ciascun libro dovrebbe corrispondere un’intera stagione, scelta che permetterebbe un adattamento piuttosto fedele alla controparte cartacea. La serie sarebbe trasmessa su HBO Max, la stessa piattaforma che ha ospitato la reunion del cast in occasione del ventesimo anniversario del film “Harry Potter e la pietra filosofale”.
Secondo quanto riferito da Bloomberg, la serie di Harry Potter dovrebbe essere prodotta da Warner Bros. Television e vedere J.K. Rowling coinvolta nella supervisione creativa del progetto. Chiunque si occuperà della sceneggiatura non dovrebbe potersi prendere troppe libertà rispetto ai libri o alla visione dell’autrice.
La fame di contenuti legati al Wizarding World
Il recente successo di vendite del videogioco Hogwarts Legacy, che in poche settimane ha superato le 12 milioni di unità vendute, ha senz’altro dimostrato che da parte del pubblico c’è parecchia fame di contenuti legati al Wizarding World. I dubbi sull’appeal del brand, legati in buona parte al flop dell’ultimo film della serie “Animali Fantastici”, sono stati spazzati via e ciò potrebbe aver convinto Warner Bros. Discovery a puntare con rinnovata convinzione su Harry Potter. Siccome J.K. Rowling non sembra intenzionata a scrivere nuove storie incentrate sul mago britannico più famoso dopo Merlino, le opzioni sono due: espandere quanto già introdotto nei film o ricominciare da capo. Di materiale per percorrere la prima strada ce ne sarebbe parecchio, soprattutto considerando che di alcuni personaggi, come i Malandrini, non è stato raccontato tutto. I problemi legati ad Animali Fantastici potrebbero però aver spinto David Zaslav, l’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, a voler minimizzare i rischi e puntare “sull’usato sicuro”.
I tempi sono maturi per un reboot di Harry Potter?
Per quanto “l’operazione reboot” possa avere un appeal maggiore rispetto di qualsiasi altro progetto parallelo, non è comunque esente da rischi e potrebbe essere rigettata dal pubblico al minimo passo falso. Ricominciare da zero implica trovare volti nuovi per personaggi iconici, come Harry, Ron, Hermione, Hagrid, e Piton, che ormai chiunque associa alle fattezze degli attori che li hanno interpretati nel corso degli otto film della saga. Delle scelte di casting poco lungimiranti potrebbero far disaffezionare il pubblico alla nuova serie in tempi brevissimi. Lo stesso vale per le scenografie, che per essere all’altezza delle aspettative dei fan dovrebbero essere curate in ogni minimo dettaglio ed evitare di discostarsi troppo da quelle classiche. E che dire delle musiche? Gli storici brani firmati da John Williams sono da sempre uno dei marchi di fabbrica di Harry Potter, quindi le aspettative sulla colonna sonora della serie potrebbero essere a dir poco mastodontiche e difficili da soddisfare.
Paradossalmente, il problema più grosso per qualsiasi reboot di Harry Potter potrebbe essere proprio la popolarità dei film originali della serie, ancora oggi amatissimi e protagonisti di infinite maratone. Lo dimostrano le trasmissioni a cadenza annuale sui canali Mediaset e l’accoglienza calorosa che ricevono ogni qualvolta approdano su una piattaforma di streaming. Forse per uscire dall’ingombrante ombra di un franchise cinematografico così iconico sarebbe stato necessario aspettare ancora una decina d’anni, anche per una questione di “ricambio generazionale”. Allo stato attuale delle cose, un reboot è tutt’altro che una scommessa vinta in partenza e senza una gestione oculata rischia di diventare un flop ancora più grande di “Animali Fantastici”.