Grande Fratello Vip, lo stress si fa sentire: squalifiche all’orizzonte?

La nuova edizione del “Grande Fratello Vip” è iniziata da meno di una settimana (nella puntata in onda domani ci saranno nuovi ingressi), ma non mancano già le prime polemiche. Addirittura c’è il rischio che possa esserci già la prima squalifica nonostante il conduttore, Alfonso Signorini, si fosse detto disposto ad essere più elastico rispetto a quanto accaduto negli anni passati. Nel mirino è finita proprio una delle partecipanti più note, Katia Ricciarelli, una che già in passato ha dimostrato di non avere molti peli sulla lingua quando deve esprimere un’opinione. Un comportamento, però, che in un reality può rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Almeno per ora la produzione non ha annunciato provvedimenti, ma il rischio è che possano esserci comunicazioni a ridosso del prossimo appuntamento.

Al “Grande Fratello Vip” ci sono già le prime polemiche: Katia Ricciarelli a rischio?

I telespettatori che seguono costantemente la diretta del “Grande Fratello Vip” si sono subito resi conto di un’espressione un po’ troppo “colorita” utilizzata da Katia Ricciarelli. E sono così arrivate le prime segnalazioni tramite i social, in attesa di capire se ci saranno decisioni anche da parte della produzione. “Madonna cosa ci hai messo? L’aglio? Dio bono!”, sono state le parole dell’artista veneta mentre stava mangiando uno snack.

Parole di questo tipo già in passato sono state considerate bestemmie e hanno portato alla squalifica immediata ad altri “gieffini”. Basti pensare ai casi di Denis Dosio, Paolo Brosio e Stefano Bettarini, la cui permanenza nella “Casa” è stata decisamente breve.

Resta quindi da capire se possa esserci la possibilità di un salvataggio per la cantante visto che non aveva alcuna intenzione di offendere la persona con cui stava parlando. Pur volendo essere più malleabile rispetto al passato, Signorini si era però detto intenzionato a non transigere di fronte alle espressioni blasfeme: “Il comportamento sarà valutato secondo il principio che non è la parola che offende, ma l’intenzione. Non significa liberi tutti ma se una parola nel contesto non è offensiva, non va stigmatizzata. Le bestemmie però saranno sempre punite”.

Cosa accadrà quindi questa volta? La decisione finale sarà comunicata evidentemente già domani.

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