Bruno Vespa abbandona indignato la celebrazione della Rai, cosa è successo

Il conduttore non ha digerito la mancata citazione a Porta a porta durante la festa per i 70 anni della televisione e i 100 della radio. Ma da viale Mazzini spiegano: “La mancata inclusione era dovuta a questioni di diritti d’autore”. La celebre colonna sonora del programma infatti è tratta dal film Via col Vento

Bruno Vespa, storico conduttore di Porta a Porta, ha espresso il suo disappunto in merito al trattamento riservato al suo programma durante la recente celebrazione per i 100 anni del servizio pubblico radiotelevisivo. In una lettera inviata a Dagospia, Vespa ha manifestato la sua indignazione per l’assenza di qualsiasi menzione di Porta a Porta nella serata di festeggiamenti, nonostante il suo programma sia un pilastro della televisione italiana da oltre 25 anni.

Nel dettaglio, il conduttore ha abbandonato la celebrazione, tenutasi al Palazzo dei Congressi, in segno di protesta. Nella sua lettera, Vespa ha dichiarato: “Ieri sera al Palazzo dei congressi ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a Porta a Porta”. “Ieri sera alla celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione sono stati ricordati tanti buoni programmi, da Mixer a Chi l’ha visto. Non una parola sui 30 anni di Porta a porta. Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte”, ha scritto il giornalista in un post su X.

Bruno Vespa
Bruno Vespa | Ansa – newsby.it

La spiegazione della Rai

Tuttavia, in seguito alla polemica, la Rai ha provato a chiarire la situazione, affermando che la mancata inclusione della sigla di Porta a Porta era dovuta a questioni di diritti d’autore. La celebre colonna sonora del programma, tratta dal film Via col Vento, ha complicato le cose, rendendo difficile l’inclusione nella scaletta musicale della serata. La Rai ha spiegato: «La scelta artistica della OSN si è ovviamente indirizzata, nel limitato tempo a disposizione, verso arrangiamenti e partiture esenti da diritti o composte appositamente per Rai e delle quali Rai detiene i diritti».

Secondo l’azienda, la programmazione musicale dell’evento era stata accuratamente pianificata, e l’esclusione di Porta a Porta non era stata un atto deliberato contro Vespa, ma piuttosto una questione logistica legata ai diritti di utilizzo delle colonne sonore. Nonostante la giustificazione, il conduttore ha interpretato l’assenza del suo programma come una mancanza di rispetto.

Gasparri: “Vespa non ha bisogno di segnalazioni”

Il senatore Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha commentato la situazione sottolineando che “Bruno Vespa e Porta a Porta non hanno bisogno di segnalazioni”. Ha aggiunto che sarebbe giusto essere completi nelle rievocazioni e che eventuali omissioni saranno corrette nel corso delle celebrazioni.

La storia di Porta a Porta

Porta a Porta è diventato nel tempo un simbolo dell’informazione in Italia, spesso definito come una sorta di “terza camera” del Parlamento, per il suo ruolo di approfondimento politico e sociale. Con oltre 3.460 puntate all’attivo, la sua longevità e il suo impatto nella cultura italiana sono innegabili, e il fatto che non sia stato menzionato in un evento così significativo ha lasciato un segno profondo nel suo conduttore.

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