Asia Argento (all’anagrafe Aria Maria Vittoria Rossa Argento) è nata a Roma il 20 settembre 1975 ed è una delle più note artiste, registe e produttrici italiane, conosciuta anche in ambito internazionale. E’ figlia d’arte: il papà è il regista Dario Argento, considerato un vero “maestro dell’horror”, genere a cui ha dedicato gran parte dei suoi lavori; la mamma è invece Daria Nicolodi, scomparsa pochi mesi fa, che ha ottenuto la popolarità con il ruolo di protagonista in “Profondo Rosso”. La coppia ha avuto anche un’altra figlia, Fiore, nata il 3 gennaio 1970: nonostante il debutto da ragazza in veste di attrice, lei ha poi deciso di dedicarsi alla moda collaborando con marchi importanti, per poi lanciare una linea tutta sua.
Asia Argento: una carriera all’insegna della versatilità
La carriera di Asia Argento è iniziata quando era solo una bambina: a 9 anni debutta nel film “Il ritorno di Guerriero”, diretto da Sergio Citti, ma subito dopo avrà la possibilità di collaborare con il padre, che sceglierà di puntare su di lei per le pellicole “Demoni 2…L’incubo ritorna” e “La Chiesa”.
I primi riconoscimenti non tarderanno comunque ad arrivare. Nel 1994 vince il David di Donatello e il Ciak d’oro per la sua interpretazione in “Perdiamoci di vista”. Qui veste i panni di Arianna, una ragazza paraplegica che si dimostra intraprendente nonostante le difficoltà legate alla sua condizione.
Tra le altre opere in cui ha avuto la possibilità di recitare possiamo poi citare “Compagna di viaggio”, “Viola bacia tutti”, “I Miserabili”, “Ancora qui”, “Rodolfo Valentino” e “Dracula”, giusto per citarne alcune. Ormai da qualche anno ha deciso di concentrarsi esclusivamente alla regia. Non è escluso, però, che possa cambiare idea se le venisse proposta una sceneggiatura ritenuta convincente.
Una vita sentimentale tormentata
Il carattere a tratti impetuoso di Asia appare evidente anche dalle sue scelte in ambito sentimentale. La Argento è stata a lungo legata a Morgan, da cui ha avuto Anna Lou, oggi diventata attrice. I due si sono lasciati da tempo, ma non mancano di lanciarsi frecciate a distanza.
Nel 2008 l’attrice si è sposata con il regista Michele Civetta, papà del suo unico figlio maschio Nicola; la coppia si è lasciata nel 2012.
Tra le storie d’amore importanti della donna c’è stata quella con lo chef Anthony Bourdain, che si è suicidato mentre si trovava in una stanza d’albergo in Francia nel giugno 2018. L’uomo era nella capitale francese per le registrazioni del suo programma Tv “Anthony Bourdain: Parts Unknown”.
Recentemente è finita al centro del gossip a causa di un discusso flirt con Fabrizio Corona durato pochissimo, ma che è stato per lei quasi un modo per risollevarsi dopo la scomparsa dell’ex: “Sono una persona molto sola – aveva raccontato ospite di “Live – Non è la D’Urso -. Corona mi ha fatto del bene in quei tre giorni che l’ho visto. Non è stata una storia e non sarei capace di averne una dopo la morte del mio compagno. Anthony era il mio amore, la mia roccia, il mio protettore. Sono più che devastata”.
Il suo ruolo nel movimento #MeToo
Negli ultimi tempi Asia Argento si è mossa in maniera incisiva in difesa del “#metoo”, il movimento femminista partito negli Stati Uniti dopo la pubblicazione delle inchieste giornalistiche sugli abusi sessuali commessi dal produttore statunitense Harvey Weinstein. L’iniziativa vuole sensibilizzare le donne vittime di violenza a non restare in silenzio e a denunciare le molestie subite.
Tra le attrici che hanno raccontato di essere state vittime di violenze da parte dell’uomo ci sono che Salma Hayek, Rose McGowan, Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie, Cara Delevingne, Mira Sorvino, Rosanna Arquette e Lea Seydoux. Nel caso della Argento i fatti risalirebbero al 1997, quando aveva solo 22 anni.
Successivamente, però, è stata lei stessa ad essere accusata di violenze da parte di Jimmy Bennett. I due hanno avuto modo di lavorare insieme quando lui era ancora minorenne. Lei ha però sempre negato tutto, sottolineando che l’intento del ragazzo era soprattutto quello di attirare l’attenzione su di sé e ottenere nuovi lavori cinematografici.