Il mondo del cinema e del teatro italiano piange la scomparsa di Enzo Garinei, attore e doppiatore, che si è spento a 96 anni. Il talento per la recitazione era una dote di famiglia: era infatti il fratello di Pietro Garinei, commediografo e regista teatrale con cui ha spesso lavorato.
Questa passione l’aveva poi trasmessa anche al figlio Andrea, che si è spento nel 2016 a soli 50 anni. Nel corso della sua carriera aveva lavorato con i più grandi al cinema, in tv e al teatro, da Tornatore (“Il Camorrista”) a Lamberto Bava (“Demoni 2”). In teatro, diretto da suo padre, aveva lavorato in “Scusi, lei ci crede ai miracoli” e “Ma va all’inferno”.
Enzo Garinei è morto: la sua carriera
Enzo Garinei era nato a Roma il 4 maggio 1926 e può vantare una carrier alunga più di 50 anni. Nel suo curriculum ci sono più di 70 film, ma tra questi spicca certamente il sodalizio con Totò grazie a cui ha esordito. La sua prima pellicola risale al 1949, proprio al fianco dell’interprete napoletano: “Totò le Mokò”.
Anche a distanza di tempo lui è rimasto legato al “Principe della Risata”, di cui conservava un ricordo bellissimo: “Da lui ho imparato i tempi comici” – ha detto in più occasioni. Molti poi lo ricordano per la sua presenza nel cast de “Il ragazzo di campagna”: qui interpretava l’uomo che mostrava il mini appartamento ad Arturo, alias Renato Pozzetto.
Tantissimi gli spettacoli teatrali in cui ha avuto modo di recitare, alcuni di questi scritti dal fratello. Tra questi possiamo citare ‘Aggiungi un posto a tavola’, ‘Cielo mio marito’ e ‘Alleluia brava gente’.
Anche recentemente, pur non essendo più giovanissimo, aveva sentito il richiamo del palcoscenico: nelle stagioni 2017-2018 e 2018-2019 era ritornato in tournée con la nuova edizione di ‘Aggiungi un posto a tavola’, interpretando dal vivo «la voce di Dio».
Fino al 2008 è stato anche, saltuariamente, doppiatore.