Achille Lauro, come ha abituato a fare da quando è comparso sulla scena, se ne frega. “Questa é l’immagine che avreste visto nel maxi-cartellone di Corso Como a Milano. Ma la pesante mano della censura delle pubbliche affissioni lo ha impedito. Io invece la regalo a tutti voi e come sempre ‘me ne frego’”. Così il musicista ha scritto nella didascalia di un post su Instagram, mostrando la versione non censurata del poster che annuncia “1990”, ultimo album dell’artista.
Achille Lauro e il suo stile provocatorio
Nell’immagine, che Achille Lauro mostra in polemica con la decisione di censurarla così come successo nel capoluogo meneghino, si vede una sua versione “Barbie” crocifissa, con tanto di stivali in lattex alti fin sopra il ginocchio. E poi ancora, calzoncini short viola e una serie di tatuaggi sul torso nudo, con il corpo della bambola versione Achille Lauro appoggiata su una croce formata da quelle che hanno tutta l’aria di essere delle gomme da masticare. Insomma, il solito stile, pungente e provocatorio, che il pubblico italiano ha saputo riconoscere ed apprezzare in Lauro sin dalle sue prime apparizioni in tv, oltre che social.
Il nuovo album
Il suo nuovo album, “1990”, sviscera l’adolescenza di ragazzo al limite, vissuta nella periferia nord-est di Roma, come scrive anche Adnkronos, che riporta alcune dichiarazioni di Achille Lauro. “Questa è come una testimonianza. Dormivamo tre ore a notte, uscivamo alle cinque di mattina e dicevamo ‘andiamo a fa la spesa‘”, racconta l’artista. “Dormivamo su un materasso per terra, eravamo veramente pazzi”, spiega ancora l’autore della hit “Rolls Royce”. Rivelando, poi, una dedica particolare: “Per tutti i pischelli che non ce l’hanno fatta. Essere qui o essere in cielo è uguale“, ha detto l’artista.