Esiste un altro pianeta che, sotto diversi punti di vista, presenta caratteristiche ancora migliori rispetto al nostro per la vita. Non a caso si tratta di una “super Terra” che gli scienziati del National Astronomical Observatory of Japan (NAOJ) hanno deciso di chiamare Ross 508 b. La sua distanza da noi è di “appena” 36,5 anni luce (ossia 340.560 miliardi di km) e le sue caratteristiche sono estremamente interessanti.
La “super Terra” è un pianeta roccioso, grande più o meno il quadruplo rispetto al nostro. Si chiama Ross 508 b perché la stella intorno a cui orbita è nota appunto come Ross 508. Si tratta di una nana rossa, molto più piccola rispetto al Sole. E che peraltro emette radiazioni molto inferiori, dato che rende ancora più interessante la scoperta. Vediamo perché.
Super Terra vicina alla zona abitabile della sua stella: cosa significa
Intanto, inquadriamo meglio le caratteristiche di Ross 508 b. Si tratta di un esopianeta, come altri 5.000 e più corpi celesti che la NASA già conosce. Interessante però il fatto che si tratti appunto di una “super Terra”, dato che il nostro sistema solare non ne presenta nessuna. Il NAOJ ha scoperto la sua esistenza grazie ai movimenti quasi impercettibili che la stella Ross 508 compie grazie all’attrazione gravitazionale del pianeta. Gli scienziati nipponici li hanno rilevati grazie al telescopio Subaru, che si trova alle Hawaii.
La particolarità di questa super Terra è che mai l’uomo era riuscito a registrare la presenza di un pianeta attorno a una stella così debole. Ross 508 b completa infatti il suo periodo di orbitazione in 10,75 giorni (che quindi equivalgono al suo “anno”). Questo aiuta a capire quanto sia vicino a Ross 508, che però ha una radiazione solare che equivale appena all’1,4 della nostra. Pertanto il pianeta, nonostante la sua scarsa distanza dalla stella intorno a cui orbita, è vicino al limite interno della zona abitabile.
Non è però per nulla il momento di iniziare a fantasticare sulla possibile colonizzazione di una nuova “super Terra”, abbandonando per sempre la nostra. Gli scienziati affermano infatti che le condizioni per la vita sono improbabili su Ross 508 b, almeno per come le conosciamo. Gli studi sono però ancora in corso, in attesa della revisione finale della comunità scientifica. Se questa arrivasse, i dati (che il NAOJ sta raccogliendo dal 2019) saranno pubblicati sulla rivista della Società Astronomica del Giappone.
C’è però un ulteriore aspetto che stuzzica gli studiosi. Il metodo Doppler (o della velocità radiale) non aveva infatti mai scoperto una stella tanto piccola e debole con un pianeta che le orbita intorno. E questo significa che ora scoprire un numero potenzialmente enorme di esopianeti intorno a stelle simili è possibile. Con la “super Terra” Ross 508 b che, chissà, potrebbe essere il viatico per arrivare davvero a qualche nuovo mondo al momento sconosciuto.