Quello di Starship è stato un primo test sub-orbitale con il botto. L’astronave di SpaceX è esplosa dopo circa tre minuti dal decollo e al momento non sono ancora note le cause del malfunzionamento. Nei piani originali era previsto un volo della durata di 90 minuti, in seguito al quale la navicella sarebbe tornata sulla Terra. Sulla base delle immagini diffuse, si può notare come la separazione dei due stadi che compongono Starship non sia avvenuta quando programmato (ossia a circa due minuti e mezzo dopo il lancio) e che alcuni dei motori Raptor alla base del primo stadio non abbiano funzionato come previsto. È mancata, dunque, la spinta necessaria a superare l’atmosfera ed entrare nell’orbita terrestre.
Il primo lancio di Starship è stato un parziale successo
Nonostante l’esplosione, questo primo test sub-orbitale è stato un parziale successo, nonché un passo avanti per SpaceX. L’obiettivo principale era riuscire a far decollare l’enorme booster Super Heavy e Starship, il vettore di lancio più alto e potente mai costruito, senza distruggere la rampa di lancio ed è stato centrato in pieno. Inoltre, il razzo, privo di equipaggio, è riuscito a mantenere la traiettoria prevista e a superare i 35 km di altitudine, rendendo così possibile raccogliere tanti dati utili per capire come migliorare le prossime versioni del progetto ed evitare di ripetere gli stessi errori. Dopotutto, l’obiettivo di SpaceX è quello di rendere Starship in grado di raggiungere prima la Luna e poi Marte, dunque non stupisce la necessità di condurre vari test per ottenere un risultato ottimale.
In seguito al decollo, questo primo volo sarebbe dovuto proseguire con un giro quasi completo attorno alla Terra e un ammaraggio nelle isole delle Hawaii. Purtroppo non tutto è andato come previsto, ma perlomeno SpaceX non ha dovuto rimandare di nuovo il lancio come avvenuto il 17 aprile, quando una valvola congelata ha impedito di completare le operazioni di pressurizzazione del razzo.
La storia di SpaceX è costellata di esplosioni
Non è certo la prima volta in cui un lancio di SpaceX si conclude con un’esplosione. In passato vari prototipi del razzo Falcon 9 hanno fatto la stessa fine, ma la compagnia fondata da Elon Musk ha sempre sfruttato queste occasioni per imparare dagli errori e sfruttare le conoscenze acquisite per ottenere risultati sempre migliori. Non ci sono ragioni per dubitare che pure con Starship andrà così, soprattutto considerando che già questo primo tentativo ha permesso di raggiungere alcuni obiettivi prefissati.