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Le stelle sono sconvolte da terremoti che ne modificano la forma e hanno un Dna che ne racconta la storia, grazie alla firma chimica degli elementi di cui sono fatte: sono le novità della nuova mappa della Via Lattea, la più dettagliata ottenuta dalla missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), alla quale l’Italia partecipa con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Presentati oggi in una conferenza stampa online, i dati sono in via di pubblicazione in una serie di articoli, ai quali la rivista “Astronomy & Astrophysics” dedica un numero speciale.
Una migliore comprensione delle stelle
“Per eoni, l’umanità ha osservato le stelle, cercando di capire il suo posto nell’universo, interrogandosi sugli astri e sulle galassie a distanza“, spiega il video dedicato alla presentazione della novità. “Con la tecnologia attuale, siamo ora in grado di esplorare ulteriormente e in modo più dettagliato che mai. Con l’osservatorio spaziale Gaia, l’agenzia spaziale europea mira a creare la mappa multidimensionale più accurata e completa del nostro quartiere astronomico, la Via Lattea. Un’impresa davvero erculea e rivoluzionaria. Ora la missione ha superato un altro traguardo con una terza versione completa dei dati“.
“Con ogni nuova versione, le stelle osservate, gli oggetti del sistema solare e gli oggetti extragalattici aumentano e vengono aggiunti ulteriori dettagli a quella che è già la panoramica più dettagliata della nostra galassia. La novità di questo rilascio di dati è che tutti gli spettri per un numero significativo di stelle e altri oggetti possono essere utilizzati per determinare con precisione luminosità, temperatura, massa e composizione chimica“.