Si chiama Lamarckdromia beagle, nome derivante dal famoso brigantino su cui viaggiò Charles Darwin, ed è una nuova specie di granchio scoperta nell’Australia occidentale. Appartiene alla famiglia Dromiidae, che comprende tanti crostacei decapodi, tra cui dromia personata, noto anche come granchio facchino o granchio dormiglione. Le specie che fanno parte di questa famiglia hanno la tendenza a utilizzare animali come le spugne e le ascidie per proteggersi, indossandoli a mo’ di cappello. Così facendo riescono a passare inosservati agli occhi di predatori pericolosi come i polpi o perlomeno a indurli a non attaccare. Le spugne, infatti, possono contenere dei composti chimici nocivi e pochi animali che popolano i mari sono disposti a correre il rischio di avvelenarsi solo per mangiare un granchio.
Anche i granchi Lamarckdromia beagle portano avanti questa tradizione. È uno dei loro tratti distintivi, anche se attira meno l’attenzione rispetto a un’altra caratteristica peculiare: il loro aspetto. Questi animali, infatti, sono ricoperti da una soffice peluria.
Check out this new species (Lamarckdromia beagle) of sponge crab from Albany, Western Australia. Sponge crabs are like hermit crabs, but instead of shells they make a shelter out of living sponges that they trim with their tiny claws! 🦀 https://t.co/ag9EOKeWeX pic.twitter.com/CdzbOgVVgE
— Dr Bryan Lessard (@BrytheFlyGuy) June 10, 2022
La scoperta della nuova specie di granchio
La scoperta della nuova specie di granchio è merito di una famiglia di Denmark, una città dell’Australia occidentale, che ha trovato un esemplare in una spiaggia e l’ha inviato al Western Australian Museum per identificarlo. Hosie e Colin McLay, due biologi marini dell’Università di Canterbury, hanno confrontato l’animale con le specie conservate nel museo e hanno scoperto che in passato vari esemplari di Lamarckdromia beagle erano stati identificati in modo errato. La peluria tipica di questi granchi ha lasciato perplessi i ricercatori, che non sono riusciti a determinarne la precisa l’utilità. “Di solito questi granchi si camuffano grazie alle spugne o alle ascidie che portano in giro. Suppongo che la peluria potrebbe aiutare questi animali a nascondersi ancora meglio dai predatori”, ha ipotizzato Hosie. “La peluria non aiuta a migliorare la presa sulla spugna, non ha lo stesso effetto del velcro”, ha aggiunto.
Come accennato, il nome Lamarckdromia beagle deriva dal brigantino sul quale viaggiò Darwin, ma c’è anche un’altra ragione per cui questa specie è stata chiamata così. La peluria che circonda i granchi è marroncina e ricorda la colorazione tipica del pelo di un beagle.