Possono i topi trasmettere il Covid? Secondo una nuova ricerca americana pubblicata sulla rivista mBio, a quanto pare sì. Già durante le prime fasi di diffusione del virus era emerso come il Covid potesse contagiare vari animali domestici, come i cani e i gatti, alcuni animali selvatici e grandi felini. Ora, secondo il nuovo studio, i topi – già considerati il nemico pubblico numero uno degli abitanti della Grande Mela – potrebbero rappresentare una nuova minaccia. I ricercatori hanno infatti scoperto che i topi non solo sono molto sensibili al virus, ma anche a tutte le sue varianti: tuttavia, come già osservato negli altri animali, il passaggio del Covid-19 dai roditori all’uomo risulta molto difficile, e non è mai stato verificato. “Questo è uno dei primi studi a dimostrare che le varianti Sars-CoV-2 possono contagiare la popolazione di roditori in una delle principali aree urbane degli Stati Uniti“, ha dichiarato il dottor Henry Wan, capo della ricerca, dell’università del Missouri.
La ricerca in breve
Per arrivare a queste conclusioni, il gruppo di ricercatori ha analizzato 79 topi trovati nei parchi di Brooklyn nel 2021. Dai test è risultato che 13 topi, pari al 16,5%, erano positivi: allargando l’area di ricerca, ed espandendo il tasso di positività ai circa 8 milioni di topi in tutta New York, è emerso – secondo le ipotesi dei ricercatori – che i roditori infetti potrebbero essere 1,3 milioni. Nulla di preoccupante, se non fosse che questi animali non solo potrebbero diventare un veicolo di sviluppo per nuove varianti, ma potrebbero anche arrivare a contagiare l’essere umano. “È molto probabile che i topi svolgano un ruolo importante nell’evoluzione delle varianti Alpha, Delta, Omicron, che potrebbe provocare l’emergere di nuove varianti“, hanno dichiarato i ricercatori del team. Tuttavia, come ha sottolineato il professor Wan, sono necessari ulteriori studi per confutare queste ultime teorie.
Il Covid in Italia
Nel frattempo in Italia, dopo la chiusura dell’inchiesta per epidemia colposa per la pandemia di Covid-19, è stata archiviata la denuncia presentata nel medesimo anno da centinaia di cittadini di varie parti d’Italia contro il governo Conte. Una contestazione presentata per diverse ‘infrazioni’, tra le quali figurano i reati di epidemia, delitti colposi contro la salute, abuso d’ufficio, attentato contro la Costituzione, omicidio colposo, e attentato contro i diritti politici del cittadino. La querela, presentata dall’avvocato Carlo Taormina, è stata archiviata dal tribunale dei ministri di Roma. Nonostante le indagini, il virus non è scomparso: lo sottolineano i dati.