Amazon, il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos, continua la sua “conquista” dello spazio. E continua anche la sua sfida a distanza con la SpaceX, la società di Elon Musk che gestisce Starlink, una costellazione di 2mila satelliti in grado di fornire connessione Internet veloce in tutto il mondo.
Come riporta il Wall Street Journal, la società di Bezos, infatti, ha già concordato l’acquisto di decine di lanci da tre compagnie aerospaziali per il mandare in orbita dei satelliti del suo Project Kuiper. L’obiettivo è replicare quanto già fatto da Musk e da un’altra azienda, la britannica OneWeb, per aumentare la concorrenza e, potenzialmente, conquistare anche questa nicchia di mercato. E la cifra spesa dal colosso di Seattle per questo progetto è, non a caso, astronomica.
Amazon investe miliardi di dollari per competere con la SpaceX di Elon Musk
Stando a quanto scrive il quotidiano economico statunitense, Amazon ha già in programma 83 lanci che porteranno in orbita i suoi satelliti entro cinque anni. La società non ha però reso noti i costi dell’intero progetto, limitandosi a confermare che la cifra è nell’ordine di alcuni miliardi di dollari.
Nel 2020, ricorda il Wsj, la Commissione federale per le Comunicazioni ha autorizzato Project Kuiper a lanciare in orbita 3.236 dispositivi per Internet a banda larga; a patto però che almeno la metà dei satelliti sia operativa entro luglio 2026. Qualora non raggiungesse questo obiettivo, la società rischierebbe di perdere il diritto a inviare nello spazio nuovi apparecchi.
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Il lancio dei primi due prototipi avverrà entro quest’anno, mentre il restante è vincolato ai tempi di realizzazione dei razzi che dovranno portarli in orbita. Le società a cui il colosso dell’e-commerce si è affidato, infatti, hanno incontrato alcune difficoltà e ritardi nella costruzione delle capsule. E fra queste è inclusa anche la Blue Origin di Bezos, pioniera nel business del turismo spaziale.
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Blue Origin sta infatti terminando i preparativi per il lancio del suo New Glenn. Le altre due aziende coinvolte sono invece la United Launch Alliance, nata dalla joint venture fra Boeing e Lockheed Martin, e la francese Arianespace Sa. Alle due compagnie sono affidati rispettivamente 47 e 18 degli 83 lanci programmati da Amazon per i suoi satelliti entro la deadline del 2026.
Insomma, il conto alla rovescia per la “conquista” dello spazio da parte del colosso dell’e-commerce è iniziato. Al momento, comunque, è presto per stabilire se Project Kuiper si rivelerà un successo. Ma proprio il tempo potrebbe rivelarsi un prezioso alleato di Amazon, permettendo ai tecnici del colosso di Jeff Bezos di giocare d’anticipo osservando le difficoltà della concorrenza e vincendo così la sfida a distanza con Elon Musk.