È sempre più vicino l’obiettivo di riportare l’uomo sulla Luna. Nel primo pomeriggio di oggi, 21 novembre, la capsula Orion ha salutato la Luna nel passaggio ravvicinato che l’ha portata a circa 130 chilometri dalla superficie. Si è trattato di uno dei momenti più importanti della missione Nasa Artemis 1 (senza equipaggio), iniziata lo scorso 16 novembre con il lancio di Orion dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral. La manovra segna una nuova tappa cruciale verso il ritorno sulla Luna, in vista delle future missioni con astronauti.
Raggiunta la distanza minima dalla superficie della Luna
Come confermato dalla Nasa, la capsula Orion, dopo avere acceso i motori alle 13,44 italiane, quando si trovava sul lato nascosto della Luna, 13 minuti più tardi ha raggiunto la distanza minima dalla superficie del nostro satellite. Il “flyby” ha permesso alla capsula di prendere la spinta necessaria per allontanarsi verso un’orbita distante 432mila chilometri dalla Terra. Questo prossimo step della missione si concretizzerà il 25 novembre, all’incirca intorno alle 22,52 italiane.
Il prossimo step della missione Artemis 1
L’orbita nella quale allora si troverà Orion si chiama Orbita retrograda distante (Dro). “Retrograda” perché la capsula si muoverà intorno alla Luna nella direzione opposta a quella in cui la Luna si muove intorno alla Terra. E “distante” perché si trova a un’altitudine elevata rispetto alla superficie lunare. La capsula manterrà la Dro fino al primo dicembre. Dal 25 novembre al primo dicembre verranno effettuati diversi test finalizzati a verificare la funzionalità dei sistemi del veicolo in vista delle future missioni con astronauti a bordo.
Ritorno sulla Terra l’11 dicembre
La missione Artemis 1 prevede, poi, un’altra accensione dei motori: quella che rimanderà Orion verso la Terra. La capsula tornerà sul nostro pianeta l’11 dicembre, prima entrando nell’atmosfera terrestre a una velocità elevatissima e poi scendendo al largo della California, nell’oceano Pacifico.