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A Sharm el-Sheikh, in Egitto, è in corso la Cop27, la conferenza Onu sul clima. Antonio Guterres, il segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto durante l’evento, affrontando alcune delle questioni ambientali più pressanti. “Il tempo stringe, siamo in lotta per la nostra vita e stiamo perdendo. Le emissioni di gas serra continuano a crescere, le temperature globali continuano ad aumentare e il nostro pianeta si sta avvicinando rapidamente a punti critici che renderanno il caos climatico irreversibile. Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore”, ha dichiarato Guterres. Ha poi aggiunto che “le due maggiori economie, gli Stati Uniti e la Cina, hanno la responsabilità particolare di unire gli sforzi per trasformare questo patto in realtà. Questa è la nostra unica speranza per raggiungere i nostri obiettivi climatici. L’umanità ha una scelta: cooperare o perire. È un patto di solidarietà per il clima o un atto di suicidio collettivo”.
Cop27, Yunus: “Si parla tanto ma non ci sono soluzioni reali”
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“Alla Cop 27 si parla molto ma non si fa altrettanto. Non hanno rispettato le promesse dell’ultima, quindi dobbiamo trovare soluzioni più utili. Dobbiamo sacrificarci – così Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace a Torino per il Global Social Business Summit – Solo attraverso un mondo a tre zeri potremo salvarci. Sono molto preoccupato, abbiamo davvero poco tempo prima che la barca affondi, dobbiamo costruirne una nuova per fare in modo che quello che sta accadendo ora non avvenga mai più”.