Lo scioglimento dei ghiacciai non rappresenta solo un problema legato all’innalzamento del livello dei mari. Il ghiaccio nasconde al suo interno preziose informazioni che ora rischiano di andare perse.
Le carote di ghiaccio, sezioni semicircolari ricavate dalle calotte polari, rappresentano un vero e proprio archivio naturale in grado di fornire dati e valutazioni sul clima e sull’impatto che l’umanità ha avuto. Ma lo scioglimento, progressivo quanto inarrestabile, dei ghiacci, sta spingendo gli scienziati del mondo a una lotta contro il tempo per cercare di collezionare quanti più dati possibili. Prima che sia troppo tardi.
Un singolo campione di carota di ghiaccio è in grado di fornire una quantità incredibile di dati sia sulle cause che sugli effetti dei cambiamenti ambientali e climatici. All’interno della sezione si susseguono infatti strati formatisi nel corso degli anni: una registrazione continua di eventi e condizioni.
Basti pensare che alcune carote di ghiaccio estratte in Antartide hanno rivelato dati sul clima e sulle concentrazioni atmosferiche di gas serra risalenti a 800.000 anni fa. Dalle analisi è risultato inoltre che i livelli di gas serra presenti oggi nell’atmosfera sono i più alti mai registrati negli ultimi 800.000 anni.
Oltre ai gas serra, gli scienziati affermano che le carote di ghiaccio possono essere utilizzate anche per studiare il DNA di antichi batteri e virus. Questi potrebbero infatti riemergere, come conseguenza dello scioglimento dei ghiacci. Ma non solo. L’aumento delle temperature globali accrescerebbe il rischio che i virus che popolano l’Artico compiano salti di specie. È quanto suggerisce uno studio, pubblicato in pre-print su Biorxiv, da un team di ricercatori dell’Università di Ottawa. Secondo gli scienziati, infatti, la diminuzione dei ghiacci aumenterebbe il rischio che i virus diventino in grado di infettare nuovi ospiti, con potenziali rischi per la nostra salute.
Lo scioglimento dei ghiacci, potrebbe, nel giro di pochi anni, cancellare per sempre tutti i dati e le informazioni raccolti al suo interno. Secondo le Nazioni Unite, quasi tutti i ghiacciai del mondo si stanno riducendo. Nel suo rapporto sul clima più completo fino ad oggi, pubblicato ad agosto, l’ONU ha concluso che “l’influenza umana è molto probabilmente il principale motore del ritiro quasi universale dei ghiacciai a livello globale dagli anni ’90“.
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